IL GIOCO DI OOKCI
di Marisa Russo | BlogPur se dall’autore non ammesso, la radice Ook sembra giungere dallo scherzo esoterico, linguaggio di programmazione creato da David Morgan Mar. Attratto dal fascino del suono e della forma Cristian si introduce in complessi percorsi. Forme e colori delle sue opere attirano in un gioco estetico apparentemente infantile, ma profondamente enigmatico, che può affascinare e far vibrare la fantasia in immaginazioni varie.
Gioco di forme dai tratti decisi, schematici, quali fumetti, ma con parole svanite, “nuvolette” quali balloons scoppiati come bolle di sapone nella realtà evanescente, ma che nel loro mutismo sono tesi a comunicare spesso con ironia.
Da segni Picassiani a cartoons le immagini spaziano da culture americane a quelle orientali, in una ricerca ansiosa che spesso fa volare come balloons al vento, ma che rivela uno spessore pur se vagante, in una sete di conoscenze e di attenzione.
Il desiderio di richiamare l’attenzione e poi subito di celarsi è la forza di questo gioco, realtà importante, appagante, alternativa al conformismo, ma che crea poi nuovi canoni con le stesse deprecate regole.
Sembra proprio che in vari momenti ludici la sua creatività si sbizzarrisce, in una evasione che fugge la realtà, creando nuove figure, nuovi incastri, un mondo diverso, dove anche i nomi sono inventati prendendo spunto da miti, da culture antiche e lontane ed, incastrando radici e suffissi di vocaboli, coniano nuovi linguaggi oscuri.
Esorcizza la realtà con la creazione di un mondo parallelo, che cade però spesso nelle stesse contraddizioni di quello evitato!
La spontaneità e la razionalità si contendono un progetto dando vita ad un linguaggio apparentemente semplice che, a ben indagare, diviene astruso, complesso, equivoco!
Il felice ruolo del gioco creativo, nella libertà di realizzazione tra fantasia ed intelletto può divenire coinvolgente.
L’autore rivela una complessa interiorità, una contestazione sociale ed esistenziale che ancora sembra cercare la sua autentica “liberazione” creativa, mascherata in un gioco solo apparentemente superficiale, in un intreccio di rebus sintetizzati anche nella grafica del suo pseudonimo!
Nel gioco complesso, nella rete di segni in cui ci capta, svela e nasconde creando una spettacolarità beffarda, alternativa di un mondo, di una società in contrapposizione seriosa………. da biasimare.
Vi aspettiamo per coinvolgervi nel gioco!

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