Non idoneità geoambientale dell'area nella quale è prevista una discarica nel Comune di Laurito
          Caratteristiche geoambientali dell’area nella quale è prevista una discarica nel Comune di Laurito
Premessa
Il Commissario Straordinario Vardè ha comunicato al sindaco di Laurito che il 12 dicembre inizieranno i sondaggi per la caratterizzazione geologico-tecnica del sottosuolo dell’area nella quale dovrebbe essere realizzata una discarica.
E’ stata diffusa la notizia di un ricorso già presentato al Tar del Lazio contro la nomina del commissario Vardè; un altro ricorso è previsto per bloccare i carotaggi che non potrebbero iniziare senza l’assenso dell’Ente Parco visto che località Rizzoli, dove deve sorgere la discarica, si trova in zona contigua. Il 14 dicembre a Montano Antilia è previsto un consiglio della Comunità Montana con all’ordine del giorno il tema rifiuti.
Al fine di verificare “istituzionalmente” la idoneità geoambientale dell’area nella quale dovrebbe essere realizzata la discarica è stata effettuata una ricerca per valutare e cartografare i principali aspetti geologici della zona. Ulteriori ricerche saranno approfondite sull’area.
La comunicazione del Commissario Straordinario
Presso il Comune di Laurito si trova la seguente comunicazione:

Questa nota sembra che sia stata redatta da un “funzionario” che ha consultato le carte esistenti
che riguardano la zona. Si evince che non è stato effettuato nemmeno un sopralluogo multidisciplinare. Può darsi che esistano altre indagini eseguite.h
Per “ordinare” l’esecuzione di indagini geognostiche qualcuno con competenze geologiche deve avere preventivamente espresso un parere di idoneità geoambientale.
I cittadini e i loro rappresentanti nelle Istituzioni democratiche devono essere informati su tutti i livelli di conoscenza e sui dati ambientali sui quali si è basata la valutazione di idoneità geologica prima ancora di
effettuare i sondaggi geognostici.
Se non sono stati ancora eseguiti gli studi e i rilevamenti geoambientali a scala di
almeno 1:2000 integrati da qualche profilo sismico che evidenzino tutte le caratteristiche dell'area i sondaggi non sono giustificabili in quanto potrebbero essere male ubicati.
Il Comune deve pretendere, per i cittadini, di avere a disposizione tutti i dati finora
acquisiti in modo di essere in grado di valutare serenamente la correttezza delle
indagini ed i risultati che ne scaturiscono con la massima trasparenza.
Il Comune deve anche pretendere che suoi esperti (che non siano mercenari o aspiranti mercenari) seguano tutte le fasi delle indagini, come fatto nel 2007 a Serre e nel 2008 a Chiaiano.
Risultati delle indagini preliminari
Di seguito sono riportati i primi risultati acquisiti con le indagini tese a valutare l’idoneità geoambientale dell’area. Sono state studiate le cartografie del PAI elaborato dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele e sono stati effettuati rilievi originali che hanno consentito di elaborare le figure 1, 2, 3 e 4.
Figura 1: individuazione dell’area nella quale dovrebbe essere realizzata la discarica sulla carta del PAI vigente elaborato dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele

Figura 2: dissesti non cartografati riportati sul PAI vigente elaborato dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele

Figura 3: dissesti non cartografati riportati sul PAI vigente elaborato dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele

Figura 4: correzione della carta della Pericolosità da Frana del PAI vigente elaborato dall’Autorità di Bacino Sinistra Sele in base ai dissesti realmente esistenti sul territorio.

Esso infatti non presenta caratteristiche di stabilità geomorfologica in grado di garantire sicurezza ambientale a scala decennale e tanto meno a scala plurisecolare.
Si deve sempre tenere presente che le discariche rappresentano “nuovi giacimenti geologici inquinanti” per cui deve essere assolutamente garantita la sicurezza ambientale dei siti a scala millenaria.
Le condizioni morfologiche e geomorfologiche dell’area individuata nel cerchio giallo di figura 1 non sono assolutamente in grado di offrire sicurezza all’ambiente ubicato a valle del previsto impianto che potrebbe essere interessato dal rilascio di sostanze inquinanti.
Come si può verificare con i rilievi geomorfologici le carte tematiche del PAI non riportano tutti i fenomeni franosi attivi e quiescenti esistenti e rilevabili nel dettaglio sul territorio.
La morfologia dell’area è caratterizzata da versanti inclinati mediamente da 20 a 30 gradi e non presenta ampie aree sub pianeggianti stabili geomorfologicamente.
Alcune aree meno inclinate presenti nella parte sudoccidentale, nei pressi del corso d’acqua, si trovano su un corpo di frana che affiora prevalentemente in destra orografica ed è stato cartografato nel PAI.
L’area che attualmente si presenta con condizioni di relativa stabilità geomorfologica di breve durata è rappresentata dal crinale stretto ed allungato da nord nord ovest verso sud sud est. Tale crinale, comunque è circondato da aree in dissesto e non può offrire garanzie di stabilità geomorfologica a scala plurisecolare, come evidenziato nella figura 4.
Conclusioni
I dati geoambientali finora conseguiti evidenziano che nell’area individuata nel cerchio giallo di figura 1 si rinvengono dissesti non cartografati che consentono di proporre una riperimetrazione del PAI.
L’area in esame non offre garanzie di stabilità geomorfologica per una discarica di materiali inquinanti.
Si ritiene che la campagna d’indagine geognostica da eseguire in un’area con queste caratteristiche geoambientali sia un errore ed una spesa di denaro pubblico inutile.
L’area è caratterizzata da dissesti non cartografati negli elaborati del PAI per cui la ubicazione dei sondaggi e la verifica della stratigrafia può offrire la possibilità di reperire informazioni sul sottosuolo di ambigua interpretazione in assenza di un quadro corretto di riferimento geoambientale.
Si sottolinea che già in base ad una indagine geoambientale preliminare emerge la non idoneità dell’area.
Franco Ortolani
Ordinario di Geologia
Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
Università di Napoli Federico II
11 dicembre 2011
RIPRODUZIONE RISERVATA
        






