Anche le galline soffrono
di Paolo Abbate | BlogFinalmente, dopo anni, il 1° gennaio 2012 in tutta Europa è entrato in vigore il divieto di allevare le galline nelle gabbie grandi come un foglio A4, le cosiddette “batterie” degli allevamenti intensivi.
Li avete mai visti questi veri e propri luoghi infernali? Le povere bestie non possono esprimere i normali modelli comportamentali come la ricerca del foraggio, la cova delle uova nei nidi, beccare sul terreno, distendere le ali. Vengono anche tagliati i becchi per impedire di beccarsi tra loro.
“Questa mancata soddisfazione di tali primari bisogni provoca negli animali un alto grado di frustrazione e stress. Dopo due anni, deperite, consumate, martoriate nel corpo e nella mente, verranno mandate al macello. Per questi animali quindi la morte, per quanto anch’essa molto cruenta, è una vera liberazione, la fine di una tortura…”.
In Italia vi sono ben 55 milioni di galline e 4970 allevamenti nazionali, concentrati soprattutto in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Queste uova le possiamo naturalmente trovare anche nei nostri supermercati.

Quest’uovo è stato prodotto in batteria da una gallina stressata. La cifra 3, la prima a sinistra indica infatti l’allevamento intensivo in batteria.
Fonte: il Cambiamento del 13 gennaio 2012
Paolo Abbate







