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SE PRIMA ERAVAMO IN TRE, ADESSO SIAMO TANTI

📅 sabato 21 gennaio 2012 · 📰 AmbienteCilento

gruppo pulisci natura sapri art abbate 01
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Il gruppo di cittadini che si è preso cura e l’impegno di eliminare i rifiuti che inquinano le spiagge e i fiumi del golfo di Policastro, interviene di nuovo, sabato 21 gennaio, su l’arenile di Sapri.

Il gruppo non è nuovo per queste iniziative. Ha segnalato con successo la presenza di rifiuti nei canali che attraversano Sapri, che se non tolti sarebbero finiti in mare con le piene dei ruscelli. A settembre e a dicembre ha raccolto diversi sacchi di rifiuti di ogni tipo , nonché migliaia di cicche di sigarette abbandonate lungo il muretto che costeggia la passeggiata a mare ( naturalmente sotto la bandiera blu che sventola in alto).

Sono state queste iniziative che hanno convinto via via molti cittadini della utilità di prestarsi in prima persona a tutelare gli ecosistemi naturali che versano da tempo in grave stato di abbandono.

L’abbandono di rifiuti ai margini dei fiumi costituisce un grave pericolo di inquinamento anche del mare e delle spiagge, dove vengono trasportati con le piene e le mareggiate.





E’ ormai accertato che alle cause responsabili dell’impoverimento o la scomparsa di molte specie di pesci si deve aggiungere, oltre alla pesca incontrollata e incompatibile con la risorsa mare, anche l’inquinamento dell’ecosistema marino.

Rischiando di essere noioso, cercherò di riportare alcuni dati di questo fenomeno.
Reti da pesca dismesse, sacchetti di plastica, mozziconi di sigarette, una marea crescente di rifiuti marini danneggia e inquina oceani e spiagge in tutto il mondo.
Circa 250 miliardi di frammenti microscopici di plastica galleggiano nel Mediterraneo.
E’ un fenomeno allarmante di inquinamento da micro-plastica, quasi invisibile ma in grado di entrare nella nostra catena alimentare.

Al proposito un pescatore, ormai in pensione, raccontava che buttando le reti in profondità venivano su anche bottiglie stoviglie sacchetti di plastica che, purtroppo, venivano ributtati in mare, invece di portarli a riva e smaltirli.

Il gruppo “dalla parte di Gaia – per la tutela della Natura” ha allertato il comune, chiedendo un contribuito all’iniziativa fornendo sacchi per i rifiuti e il trasporto all’isola ecologica dei rifiuti raccolti.





Sono stati raccolti in tutta la mattinata 35 sacchi di rifiuti, la cui tipologia ci dice chiaramente che la raccolta differenziata è molto carente, almeno a Sapri.
Bottiglie e recipienti vari di plastica, lattine, pannolini, materiale ferroso costituiscono la maggior parte degli oggetti raccolti. Questo significa che la cultura dei 3 r, ridurre, riciclare, riusare, che rappresenta uno dei pilastri fondamentali per disintossicarsi dalla società dei consumi ad ogni costo, non è ancora accettata o forse conosciuta dai più.

Un volontario ci tiene a precisare che questa iniziativa, sebbene utile, non deve sostituirsi alle amministrazioni comunali, che sembrano proprio aver trovato il modo per non spendere nella tutela del proprio territorio. Invece di spendere per celebrazioni discutibili potrebbero adoperarsi ad impiegare giovani senza lavoro nella pulizia delle spiagge, specialmente di quelle frequentate dal turismo e scelte con il riconoscimento ambito di bandiera blù.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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