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EMENDAMENTI “SPARATUTTO”, MA LA PRESIDENZA DELLA CAMERA NON LI AMMETTE

📅 giovedì 2 febbraio 2012 · 📰 AmbienteCilento

cacciatore arma caccia
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Il primo febbraio si è chiusa finalmente la stagione venatoria 2011, la caccia cioè, in molte regioni italiane.
Nel Lazio e Campania invece terminerà il 9 febbraio.
Vi sono stati molti aspetti negativi nella stagione. La Lipu, ad esempio, denuncia la caccia in deroga e il bracconaggio. Le Regioni, spiega l'associazione, “hanno autorizzato l'abbattimento con deroga 'per divertimento (dunque non per danni all'agricoltura)' di oltre 1 milione di animali”.

Ma sembra proprio che i tentativi di liberalizzare la caccia siano sempre in agguato.

Un incredibile emendamento del senatore Molinari, ad esempio, propose in settembre di aprire sostanzialmente la caccia, sotto le mentite spoglie del 'controllo faunistico', per tutto l'anno e su tutto il territorio nazionale, inclusi i parchi e le altre aree protette
Nei giorni scorsi un deputato, l’onorevole Gianluca Pini, ci riprova presentando alla camera gli mendamenti 'sparatutto' all'articolo 30 della Legge Comunitaria.
Si tratta degli emendamenti 30.054 e 30.055 che hanno sollevato le proteste di ambientalisti e animalisti che li hanno definiti “una vera follia, in barba all'Europa e ai cittadini italiani”. “Un’iniziativa che ha dell’incredibile, se si pensa inoltre che è stata inserita in una legge che dovrebbe sanare le procedure di infrazione e mettere in regola il nostro Paese, e invece avrebbe l’effetto contrario di provocare nuove e definitive condanne .
contro l’Italia.
uccello colpito da cacciatore
Nello specifico gli emendamenti firmati dal leghista Pini, e non ammessi dalla Camera, prevedevano:
1 - l’apertura della caccia in piena estate per Tortore e Quaglie, con gravissimi rischi per i villeggianti;
2 - l’allungamento della stagione venatoria oltre il 31 gennaio;
3 - la caccia a specie vietate dalla direttiva europea come il fringuello;
4 - l’eliminazione degli anelli inamovibili per i piccoli uccelli utilizzati come richiamo vivo;
E infine, cosa gravissima, la depenalizzazione di gravi reati di bracconaggio (caccia a specie protette, uso di mezzi vietati quali lacci, trappole, richiami elettroacustici, balestre,vischio), “un vero e proprio condono per chi ha commesso reati contro gli animali selvatici”.

Fonte: Il Cambiamento, 1 febbraio 2012

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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