SPIAGGIA SPORCA, BAGNANTI “FAI DA TE”
di Paolo Abbate | Blog1 bandiera blu e 2 vele da Legambiente a Vibonati, ma le spiagge sono, all’arrivo dei vacanzieri, ancora sporche, tanto è vero che alcuni bagnanti si sono subito adoperati a pulire almeno il pezzo di spiaggia dove piantare l’ombrellone.
Eppure questi ambiti riconoscimenti internazionali e nazionali vengono assegnati non solo per la qualità delle acque di balneazione ma anche per il rispetto del territorio. Si legge infatti (punto 12) che “le spiagge e l’area ad essa prospiciente devono trovarsi nelle condizioni di massimo rispetto dei piani regolatori e della legislazione ambientale”.
Ma quella larga e lunga spiaggia che va da Villammare a Sapri presenta ancora rifiuti sparsi e tratti di duna con vegetazione tipica della sabbia, come il giglio di mare, non protetta adeguatamente secondo quanto prevedono le norme vigenti.

Ricordiamo, per chi non ancora lo sapesse, che la duna è un ecosistema naturale protetto dalla direttiva Habitat dell’Unione europea (n.1210 Direttiva 92/43 CEE - Allegato I, come “Vegetazione annua della linea di deposizioni marine”), per la sua importanza nella difesa dall’erosione marina e per la ricca biodiversità che ospita.
L’amministrazione di Vibonati, dopo le segnalazioni di associazioni ecologiste ne aveva deliberato la salvaguardia già da diverso tempo.
Purtroppo, siamo alle porte della stagione balneare, allorché fiorisce la vegetazione psammofila (amante della sabbia) e il suo giglio di mare, bianco e profumato, ma niente è stato fatto a tutela di questo importante Habitat prioritario.
Calpestio, abbandono di rifiuti determineranno pertanto il lento degrado già in corso, fino alla sparizione totale dei lembi dunali rimasti.

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