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Schiuma, plastica ma anche legna per l’inverno

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sabato 15 settembre 2012
foto autoredi | Blog
CilentoNotizie su GNews

Arrivano i temporali di un autunno un po’ in anticipo, con allagamenti, frane e le inevitabili piene dei fiumi.

Quest’anno la piena del Bussento dopo questi tre giorni di pioggia ha portato a mare e restituiti sulla spiaggia dalle onde, come da tempo non si vedeva, oltre la plastica e schiuma bianca, anche tanti tronchi di alberi trascinati dalla corrente limacciosa.

Un occasione per i paesani per correre con i furgoncini a ripescare e tagliare tronchi di buona legna da ardere.

Sembrano corpi morti trasportati velocemente dalla corrente e ricordano il film di Rossellini quando il Po trascina i cadaveri di partigiani fucilati dai nazisti. “attenzione banditi” portavano scritto.

Tronchi rifiuti schiuma provengono dall’interno, abbandonati sugli argini, che la piena cattura e trascina a mare. Un tempo, raccontano, la legna galleggiante veniva catturata dalla riva con un uncino legato a una corda, tirata a riva e venduta.

Rappresentava quindi un reddito per alcuni paesani. La schiuma e gli oggetti di plastica erano invece sconosciuti. Come mutano i tempi?

Ogni anno con le piene il Bussento e il Mingardo presentano questo fenomeno della schiuma abbondante e degli oggetti galleggianti. Lo abbiamo sempre denunciato, ma l’ARPAC che deve prelevare i campioni per analizzare le sostanze contenute, non arriva in tempo debito: il fenomeno il giorno appresso cessa senza che sia stato pertanto ottenuto un risultato.


La schiuma è probabile derivi da tensioattivi dei detersivi, che trascimano dai depuratori per le piogge abbondanti e quindi versati nel fiume senza essere stati depurati. Depuratori a monte quindi non perfettamente funzionanti. Una indagine fatta tempo fa confermava che il 40 per cento dei deporatori dei paesi del Parco non erano a norma, o addirittura inesistenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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