Ora Solare - Mettiamo le lancette indietro di un’ora. L’ora legale ci ha accompagnato dall’ultimo weekend di Marzo fino ad ora permettendoci di risparmiare energia elettrica e di godere di più luce durante il giorno.
In tutti i Paesi dell’Unione Europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Di consuetudine, quando l’orario coincide con quello del fuso orario di riferimento esso prende in Italia il nome di ora solare.
Già nel 1784 l’inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un’idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito immediato. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
Il protocollo che regolamenta l’ora legale e quella solare in Europa stabilisce che per i tre fusi orari, Europa occidentale (UTC) Europa centrale (UTC+1) Europa orientale (UTC+2), il cambio dell’ora avvenga l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre. Per i paesi che adottano il fuso orario dell’Europa centrale (UTC+1) come l’Italia, quando scattano le ore 3 di notte si riporta l’orologio indietro di un’ora, cioè l’ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene ripetuta due volte, tornando così all’ora solare.
Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati. Spesso incorre qualche piccolo disturbo al sonno, ma che può dare più problemi nel passaggio inverso, cioè quello tra ora solare e legale, infatti in quel caso si “perde” un’ora.
Fonte: avisortanova.it
Il Pediatra
L'ora di sonno in più, spesso salutata con gioia dagli adulti, rischia di trasformarsi in un'arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero far fatica ad addormentarsi, incappando in insonnia e notti agitate. Lo spiega Italo Farnetani, pediatra e docente dell'universita' degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento. (Adnkronos)