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Da 25.000 a 100.000 euro di multa a chi usa sacchetti di plastica non biodegradabili e compostabili

📅 lunedì 26 gennaio 2015 · 📰 AmbienteCilento

26012015 sacchetti bio
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Più della metà (il 54%) dei sacchetti per la spesa che Legambiente ha prelevato nel suo monitoraggio rivolto al mondo della grande distribuzione «sono risultati non conformi alla legge che ha messo al bando gli shopper non compostabili», cioè quelli tradizionali in plastica (Greenreport -15 gennaio 2015).

Ebbene, “I commercianti che faranno uso di sacchetti in plastica non biodegradabile e compostabile saranno puniti con sanzioni amministrative e pecuniarie”.


Infatti, lo prevede il D.L. n. 91/2014, come modificato dalla conversione in Legge n. 116 dell’11 agosto 2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto u.s..

La norma contiene una disposizione che fa scattare significative sanzioni pecuniarie – fino a 25.000 euro per quantità significative che possono però arrivare fino a 100 mila euro per ingenti quantità di sacchetti - per chiunque trasgredisca al divieto di commercializzare, vendere, distribuire (anche gratuitamente) le buste di plastica monouso non biodegradabili e compostabili, che in particolare non rispettano la norma europea EN 13432:2002 (Comitato consumatori Sanza).

Legambiente ha prelevato con il suo monitoraggio solo sacchetti di plastica nei grandi super mercati, ma chiunque voglia controllare cosa succede nei piccoli negozi del proprio paese (del Cilento ad esempio) avrà la sgradita sorpresa di quanti commercianti trasgrediscono ancora la legge e quanti consumatori non si preoccupino minimamente di contribuire all’abuso.

sacchetti


Non si sa o, purtroppo, si fa finta di non sapere quanti danni hanno provocato e continuano a provocare queste famigerate buste di plastica all’ambiente e agli animali che le ingeriscono o vi rimangono intrappolati.

L’obiettivo di questa recente legge è pertanto di “eliminare definitivamente questa tipologia di sacchetti, che dovranno essere quindi smaltiti ed avviati al processo di recupero previsto per le materie plastiche”.

L’ANCI inoltre fa un altro passo avanti con un comunicato . “ E’ importante che le amministrazioni comunali informino i cittadini sensibilizzandoli a munirsi, nel minor tempo possibile, per la propria attività o per l’utilizzo corrente, di sacchetti biodegradabili e compostabili ovvero di altri sacchetti riutilizzabili (carta, iuta, fibre naturali o stoffa)”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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