DISASTRO ANNUNCIATO
di Paolo Abbate | BlogLe bombe d’acqua, adesso si chiamano così, sono cadute sulla costa cilentana provocando danni gravi, soprattutto per l’esondazioni dei fiumi e dei valloni.
Vorrei tuttavia trattare dell’esondazione del fiume Mingardo per i danni provocati alla foce, dove il fiume dopo aver aggredito e spazzata via la spiaggia artificiale che occupava i due terzi di questa , ha eroso le due sponde del fiume portandosi via molti metri di terra, invaso i campeggi costruiti lungo il fiume distruggendo recinzioni e molte strutture vicine al corso del Mingardo.
Tuttavia il danno più grave che poteva essere evitato,e che potrebbe essere dichiarato disastro ambientale e dare corso a denunce alla magistratura, è secondo me il trasporto a mare di rifiuti speciali pericolosi abbandonati da tempo sulla sponda sinistra idraulica del fiume. Rifiuti consistenti in molte lastre catramate, pneumatici dismessi, polistirolo espanso, frammenti di eternit e altro ancora, segnalati varie volte al

comune di Camerota e al Parco nazionale (siamo in zona a protezione integrale). Ultimamente (fine dicembre 2014) denunciati addirittura in un dossier spedito alle varie autorità competenti, ma mai rimossi sebbene in posizione precaria sull’argine.
La recente esondazione del Mingardo ha pertanto trascinato questi rifiuti a mare provocando l’inquinamento dell’ecosistema marino.
La prova inconfutabile di questo disastro annunciato è dimostrata chiaramente da alcuni resti di guaine catranmate rimaste imprigionate nei grossi massi posti sulla riva.

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