Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

VEDI NAPOLI E POI...TRASGREDISCI

📅 lunedì 16 febbraio 2015 · 📰 AmbienteCilento

16022015 art abbate 01
Credits Foto paolo abbate

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Occorre premettere che padre, zii e cugini erano e sono napoletani. Io stesso ho abitato per 25 anni in questa meravigliosa città, patrimonio Unesco, proprio per la sua stratificazione di civiltà che la caratterizzano. Civiltà antiche nate in un territorio così bello e fertile che le tante dominazioni straniere, inclusa quella dei Savoia, non sono riuscite a cancellare del tutto.

Pertanto, probabili accuse di razzismo e intolleranza verso Napoli e napoletani, se verranno, saranno proprio fuori luogo.


Detto questo, bisogna tuttavia riconoscere una cronica abitudine dei napoletani a trasgredire in modo evidente i tentativi di prevenire gli illeciti, fatti da avvisi scritti, da posizionamento di cestini, video camere e posa cenere nella stazione ferroviaria di Napoli.

Ogni colonna lungo i marciapiede ha, o è meglio dire aveva, un portacenere di ferro con l’invito garbato a “prendere di mira i portacenere”. Ma la maggior parte di essi risulta divelto o usato per ben altri rifiuti.

no rifiuti a terra


Lo spazio tra binario e marciapiede, inoltre, risulta una discarica di cicche di sigaretta, abbandonate da tempo immemorabile a considerare la quantità delle stesse.

In verità non è solo un problema di Napoli, perché anche in altre stazioni ferroviarie più piccole come Vallo e Sapri esiste un analogo problema. Ma nel capoluogo campano questo inquinamento da cicche grida proprio vendetta.

Esiste addirittura il DPR del 1980 che proibisce di gettare rifiuti a terra quali “cicche, chewingum, carte ecc.” (art 29) , indicando chiaramente che la prevenzione, l’accertamento delle infrazioni e la stesura dei verbali spettano alla polizia ferroviaria e in assenza di essa che il personale delle ferrovie può addirittura intervenire contestando e verbalizzando (art.71).

no rifiuti a terra


Ma non è bastato questo decreto perché dal primo luglio 2015 entrerà in vigore una legge più precisa su l’abbandono delle cicche e chewingum in ogni dove.

Già da ottobre dell’anno passato l’associazione Fare verde, a cui appartengo, invitò i sindaci del Golfo di Policastro ad intervenire da subito suggerendo iniziative per prevenire l’abbandono di cicche per terra come previsto dalla legge.

no rifiuti a terra


Per concludere, se tutte le leggi, tutti gli avvisi, tutte le iniziative di prevenzione a non gettare le cicche per terra, inquinando con i suoi sei veleni l’ambiente, non sono serviti a fermare questo illecito a Napoli e altrove, gli ecologisti singoli o associati avranno un bel da fare a convincere gli amministratori locali ad ottemperare alle leggi, passate e recenti, sulla materia. E naturalmente avranno compiti ardui le forze di polizia giudiziaria a far rispettare le leggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.