ORA DELLA TERRA, EVENTO GLOBALE DEL WWF
di Paolo Abbate | BlogIl riscaldamento globale rappresenta una gravissima minaccia per il Pianeta, per i suoi ecosistemi, per la stessa civilizzazione umana.
Occorre puntare su immediate, forti e durature riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra perché l’aumento medio della temperatura globale rispetto all’era preindustriale si mantenga ben al di sotto dei 2°C.
A Milano si sono spenti il Castello Sforzesco e l'Expo Gate, a Firenze il Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la statua del David a Piazzale Michelangelo, a Bologna Palazzo Accursio, a Verona l'Arena, a Napoli il Maschio Angioino e Piazza Plebiscito. E ancora, iniziative analoghe negli edifici. storici e i monumenti di Agrigento, Noto, Taranto, Cosenza, e nelle Oasi del Wwf.

Il WWf ha suggerito cosa si poteva fare in un’ora senza luce elettrica. Fare una cena al lume di candela, ad esempio. Ma anche fa re un bagno caldo con i sali del Tibet e magari in coppia, fare l’amore con il “moccolo”, passeggiare per la città “sgridando” chi non ha aderito, meditare sui disastri del cambiamento climatico, fare a nascondino con la famiglia, eccetera. Scherziamo naturalmente.
Nel Cilento solo Castellabate e Vallo della Lucania hanno aderito all’Ora della Terra.
A Casstellabate ad esempio, ”grazie all'idea dei ragazzi del forum giovanile, che hanno mobilitato la coscienza collettiva fino ad ottenere, per un'ora, a partire dalle 20:30, il distacco di parte dell'illuminazione pubblica, ivi compresa l'illuminazione del castello e di "marina piccola", spiaggia sulla quale verranno accese delle candele, disposte a formare il numero 60, a rappresentazione dei minuti che la terra avrà per tirare un sospiro di sollievo”(leggi Cilento notizie – 27 marzo).
Photographer: Alberto Perini Photographer
Posted by ForumGiovanile Di Castellabate on Sabato 28 marzo 2015
E tutti gli altri 80 comuni del Parco nazionale cosa hanno fatto? Eppure siamo nel parco che, non mi stancherò mai di ripetere, è il più grande e blasonato d’Italia, ed ha il dovere di proteggere la biodiversità.
L’anno passato Sapri, ad esempio, invitato da alcune associazioni, aderì spengendo le luci del porto. Quest’anno si è riposato. Speriamo nel 2016, perché il problema non mostra certo di rallentare. Anzi!
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