L’ASSOCIAZIONE ASD BONIFICA UNA MAXI DISCARICA SULLA MINGARDINA
di Paolo Abbate | BlogSotto il viadotto Annunziata al km 5 della Mingardina esisteva da tempo una maxi discarica di rifiuti dimenticata, ma sfuggita al monitoraggio seppur frequente della zona: forse perché accessibile da una stradina nascosta che porta fino al fiume Mingardo, che, ricordiamo, è zona protetta del Parco nazionale (SIC IT 8050031).
L’associazione ADS (Associazione Dilettantistica Sportiva), composta da giovani di Licusati, Camerota, Celle di Bulgaria, Centola ha raccolto di domenica mattina 12 aprile una quantità indescrivibile di rifiuti come vetro, plastiche, ferro, elettrodomestici, pneumatici usati, sanitari, ombrelloni, polistirolo sacchi di calce, guaine incatramate, eccetera. Forse, essendo ormai inaccessibile la discarica nella macchia mediterranea al km. 2,7 della Mingardina (denunciata dal wwf e poi sequestrata, ma ancora esistente), i rifiuti venivano abbandonati a pochi chilometri di distanza, in luogo altrettanto nascosto e a pochi metri dal fiume.
Bisogna dare atto, oltre che all’assessore di Camerota, Ciro Troccoli, per l’impegno con cui sta bonificando dai rifiuti il territorio, a questa associazione di giovani che ha lavorato anche di domenica a tutelare il proprio paese, riconoscendo che il problema inquinamento, specialmente da rifiuti, è un priorità di tutti i cittadini. Ringraziamo pertanto il segretario dell’ASD Mario Quintiero che ha fornito la foto della bonifica (ragazzi, detto per inciso, li ho incontrati al lavoro mentre mi recavo a Palinuro).
Dobbiamo altresì ribadire che il lavoro delle associazioni – così numerose e presenti nel Cilento e più volte indispensabili contro il degrado e gli illeciti - non possono certo sostituirsi, anche se una tantum, al lavoro che spetta per legge ai comuni, i quali devono tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
Occorre una volontà politica in questa improrogabile direzione, divenuta ormai una priorità assoluta. I cittadini singoli o associati devono spingere le proprie amministrazione alla riduzione a monte dei rifiuti, attraverso sia la strategia “rifiuti zero” - che molti comuni virtuosi stanno svolgendo - sia la sorveglianza e la prevenzione per esempio con video camere nei punti sensibili e il monitoraggio frequente delle polizie locali. Il reato ambientale à penalmente punibile.

Già che ci siamo, occorre aggiungere che la tutela del territorio in generale si deve esercitare anche contro la continua “aggressione”, specialmente estiva e nelle ricorrenze tradizionali, dei vacanzieri e dei gestori dei lidi balneari su spiagge, dune e pinete tutelate. Non viene infatti lasciato ( da quest’ultimi) spazi liberi sufficienti sulle spiagge, si utilizzano moto d’acqua senza i requisiti necessari, si accendono fari potenti sulla spiaggia e sulla duna protette in aperta violazione della legge quadro 394/1. E potrei purtroppo continuare.

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