Durante questo fine settimana gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli, diretto dal Tenente di Vascello Rosario Florio, sono stati impiegati in due operazioni di polizia giudiziaria.
Una operazione a tutela dell’ambiente terrestre e una a tutela dell’ambiente marino.
Nella prima attività gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Santa Maria di Castellabate, in cooperazione con la Sezione di P.G. di Vallo della Lucania del Corpo, congiuntamente al personale ispettivo dell’ARPAC, nonché personale del Comune di Castellabate, hanno accertato che nel Comune di Castellabate, in un’area complessivamente qualificata di 10.000,00 mq., due soggetti avevano realizzato una discarica abusiva senza le previste autorizzazioni e con inquinamento del suolo ove risultavano distribuiti i rifiuti.
Nello specifico sono stati rilevati rifiuti misti di vario genere quali: autoveicoli vari, di cui numerosi fuori uso, con distribuzione al suolo di parti di motori non bonificati e contenenti ancora oli esausti, liquidi idraulici, parti di carrozzeria, pneumatici, tessuti vari costituenti sellerie dei veicoli, nonché le relative coque, batterie esauste contenenti acidi, rifiuti plastici.
Complessivamente sono stati rinvenute abbandonate dodici unità da diporto, due gommoni pneumatici, un acquascooter e una moto da neve.
Una parte del materiale rinvenuto risulta classificabile come rifiuto speciale pericoloso.
Tutti i rifiuti, che occupano una superficie complessiva di circa 10.000,00 mq. sono stati poggiati direttamente sul nudo terreno senza che fosse predisposta alcuna forma di protezione delle matrici ambientali, suolo o sottosuolo, nonché senza alcun sistema di regimentazione delle acque in caso di pioggia con potenziale pericolo della falda acquifera e dell’ambiente marino a causa della vicina presenza di un corso d’acqua.
L’area è risultata complessivamente destinata ad uso agricolo e ricade nella zona C1 del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, ovvero destinata a stato di conservazione con divieto di realizzare opere alcune, nonché vincoli paesaggistici D.lgs 42/2004.
Tutte le opere insistenti sull’area in questione sono risultate completamente abusive sotto ogni profilo edilizio, ambientale e paesaggistico.
Sull’area insistono tre tettoie in lamiera e due capannoni in lamiera, nonché un manufatto prefabbricato con materiali misti.
Per tutte le motivazioni sopra indicate è scattato a carico degli autori dei reati il deferimento all’A.G. per violazione del D.lgs 152/2006, D.lgs. 81/2008, D.lgs. 42/2004, D.P.R. 380/2001 e L. 394/91.
L’attività di P.G. proseguirà per la verifica di ulteriori reati o illeciti amministrativi, anche secondo le direttive che l’Ufficio riceverà dalla Procura della Repubblica immediatamente informata della vicenda.
Nella seconda operazione di polizia giudiziaria gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Acciaroli hanno accertato che un soggetto, nonostante avesse riconsegnato il relativo tesserino da pesca (documento abilitante allo svolgimento della pesca marittima) in cambio dei benefici economici (40.000,00 Euro) attribuiti dalla Regione Campania ai sensi delle misure atte al decremento dello sforzo di pesca nel Mar Mediterraneo (FEP 2006/2013), continuava a svolgere attività da pesca a bordo di un motopeschereccio.
Immediata è scattata anche in questo caso la denuncia per truffa ai danni dello Stato, in quanto clausola per l’erogazione del finanziamento è che il soggetto non riprenda l’attività da pesca nei cinque anni successivi alla riconsegna del tesserino.
Dei fatti è stata informata immediatamente anche la Regione Campania la quale ha già avviato il procedimento amministrativo finalizzato al recupero della somma indebitamente percepita dal soggetto.
A carico del Comandante dell’unità che aveva imbarcato in nero e senza contratto personale non autorizzato sono scattate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 2.000,00 Euro.
Nel settore della pesca il personale della Guardia Costiera, dispiegato su tutto il territorio di giurisdizione, sia in ambito costiero che nell’entroterra, continuerà alle verifiche per il rispetto delle normative di settore, sotto il diretto coordinamento del Capitano di Vascello Gaetano ANGORA, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, cui spetta per Legge il coordinamento del controlli in materia di pesca marittima.