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SALSICCE E PROSCIUTTI O MAIALINI ATTRAZIONE TURISTICA?

📅 sabato 23 maggio 2015 · 📰 AmbienteSalerno

23052015 maiale in acqua
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Una trasmissione televisiva di ieri che mostrava alcuni allevamenti intensivi di maiali (il 38% purtroppo) nella pianura padana mi hanno convinto a non mangiare più carne suina. Addio dunque a prosciutto crudo con melone o salsicce alla brace.

Veri allevamenti lager, questi , alcuni proprio nella pianura padana zona di produzione del famoso prosciutto di Parma e insaccati di “qualità”. Condizioni insopportabili per le condizioni igieniche e di vita anche per un animale come il “porco”. Le leggi sul benessere animale esistono in Italia da anni. Ma per la mancanza o l’inefficacia dei controlli in troppi allevamenti sono ancora ignorate. Pertanto si assiste ancora a maiali costretti a vivere in condizioni tremende, a mangiare nei propri escrementi, mutilati alla nascita.


Quella carne avvelenata da una breve vita di sofferenze serve ad arricchire più facilmente alcuni allevatori senza scrupoli ed aumentare la crescita dell’industria alimentare e quindi l’economia.

maiali in allevamento


Si può far crescere gli animali di allevamento rispettando il loro spazio vitale al quale hanno diritto? Si può se si comincia a pensare ad un animale non creato per i nostri bisogni ma come esseri viventi e senzienti.

Al proposito, un isola dell’arcipelago delle Bahamas, Big Major Cay ribattezzata Pig Beach, è diventata famosa nel mondo e quindi meta di numerosi turisti, per la presenza di un gruppo di suini, residenti nell’isola che “possono tranquillamente crogiolarsi al sole oppure godersi l’ombra delle palme oltre a nuotare nelle limpide acque”. Sembra che questi animali siano stati abbandonati nell’isola da alcuni marinai alla ricerca di fonti di cibo. I marinai non sono tornati e i maialini si sono sentiti fortunati di non diventare salsicce e costolette, diventando così attrazione turistica e aumentando il Pil dell’arcipelago.

È una notizia un po’ vecchia (Tuttogreen 2013) ma spero che quest’isola esista ancora e costituisca un esempio di come i maiali possano vivere felici, anche se diventare prima o poi alimento per gli umani.

Un ricco turismo basato su la presenza di animali liberi nel loro spazio vitale esiste in molte parti del mondo: basti pensare ai delfini , le balene, le tartarughe marine visitati e fotografati da tanti turisti amanti della natura e probabilmente probabili vegani.

È già partita una petizione per fermare questo scandalo illecito.
firma ora e condividi per spingere il ministero della Salute a dire “ora basta” e ottenere che si attivino gli strumenti affinché le irregolarità vengano punite e l’orrore di questi allevamenti finisca al più presto:

link alla petizione



Big Major Cay, ribattezzata Pig Beach, è un‘isola dalla natura incontaminata, le cui spiagge sono note nel mondo poiché ospitano un gruppo di suini. Quella che sembra essere una bella favola inventata per i bambini, è una situazione reale: questi fortunati maiali residenti nell’isola, infatti, su cui si affaccia questo territorio appartenente all’arcipelago delle Bahamas.La curiosa presenza di questi animali su Pig Beach sembra sia dovuta ad alcuni marinai di passaggio che li hanno lasciati sull’isola mentre erano; evidentemente il mancato ritorno dei marinai ha decretato la fortuna di questi suini e della loro stirpe, con l’inizio della loro vita in questo angolo di paradiso terrestre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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