ANCORA LIDI BALNEARI SULLA FASCIA DUNALE PROTETTA NEL PARCO NAZIONALE
di Paolo Abbate | BlogDove erano piante di giglio in avanzata vegetazione è stato innalzato un altro lido dopo quello montato alla metà di maggio 2015 (dal 1° giugno si devono montare le strutture!), del quale ho dato notizia in un precedente articolo, per cui le piante vicine a fiorire sono irrimediabilmente distrutte.

Difatti il Parco, rispondendo al responsabile del SUAP Cilento (Lo Sportello Unico per le Attività Produttive) su l’installazione di strutture a carattere stagionale della balneazione, concede nel 2014 il Nulla osta nel “rispetto (però) delle prescrizioni” che indicano “la duna e la sua vegetazione fascia di rispetto all’interno della quale non deve essere installato nessun tipo di manufatto o servizio”.
Più chiaro di così! Eppure, sia l’anno passato che adesso sono stati montati lidi balneari proprio sulla fascia dunale fiorita, distruggendo proprio nel momento della fase vegetativa la flora psammofila tra cui il giglio di mare. Non sono servite le denunce avanzate da ambientalisti sia nel 2014 che in aprile 2015, e inoltre il dichiarato ritiro del Nulla osta del Parco per il mancato rispetto delle prescrizioni.
Quindi sembra proprio che il parco nazionale tenda a sottovalutare la tutela della ricca biodiversità per cui è stato istituito. A tal proposito, richiamandosi all’articolo 9 della Costituzione, più di 200 (per ora) tra docenti universitari, associazioni ambientaliste, giuristi, uomini e donne di cultura, sindacati (articolo, pubblicato da Greenreport il 25 maggio), fanno appello al presidente della Repubblica, Mattarella, dichiarando che “Le aree protette italiane stanno vivendo, ormai da qualche anno, una crisi drammatica, una crisi di sopravvivenza, che ci sta ricacciando indietro nel confronto con altri Paesi e nella nostra capacità di mettere a frutto le potenzialità educative, scientifiche, ricreative ed economiche dei nostri parchi. Mentre, al contrario, essi andrebbero meglio tutelati e rilanciati nel quadro normativo del Codice per il Paesaggio”.
Proprio oggi si ha notizia di altra compromissione di area protetta del Parco. Ruspe in azione alla spiaggia della Marinella (foce del Lambro) nel comune di Centola.
Qui sono intervenuti però, avvisati in tempo – grazie a Dio – da turisti, le polizie giudiziarie del luogo che hanno fermato i lavori.
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