SENTENZA “GREEN HILL”
di Paolo Abbate | BlogGli animali sono esseri senzienti, non prodotti. 2639 beagle erano invece tenuti nell’allevamento Green Hill (il nome è tutto un programma) privandoli senza necessità dei loro “pattern” comportamentali, ovvero di tutte le attività insopprimibili per ogni specie, e sottoposti a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche ecologiche. Cioè per essere precisi, i beagle (anche i cuccioli) erano tenuti senza aree di sgamba mento, a temperature elevate nei capannoni, con rumore insopportabile dovuto al continuo abbaiamento, mancanza di arricchimenti ambientali eccetera.
Il 24 marzo 2015 sono state depositate le motivazioni con cui il Tribunale di Brescia ha condannato i vertici della Società Green Hill srl 2001 per il delitto di maltrattamento e uccisione di animali, disponendo anche la confisca di tutti gli animali e la pena accessoria della sospensione dell’attività di allevamento per due anni. Una sentenza storica per la repressione dei crimini contro gli animali, che getta forti ombre sulla legittimità dei controlli operati sulla struttura.
Ecco la sentenza:
“l’animale non è mero patrimonio, da gestire secondo logiche aziendali ispirate al minor costo, ma un essere senziente da tutelare nella propria specifica etologia, pena l’integrazione del delitto di uccisione e maltrattamento”.







