“A FILIATA”: LA GIOIA DI UNA BREVE ILLUSIONE VALE LE DOLOROSE CONSEGUENZE??
di Marisa Russo | BlogNel sessantaseiesimo anniversario della morte di Raffaele Viviani, avvenuta il 22 marzo 1950, l’Associazione Teatrale “La Bottega del Sorriso” di Marina di Camerota, con una originale regia, scenografia e costumi corale, vero stile “vivianesco”, presenta “A Figliata” (1924)una delle sue opere più libere, senza il condizionamento fascista che subiranno in seguito.
Una ventina di attori ed un gruppo musicale, citati nella sottostante locandina, si sono impegnati in questa commedia, tra prosa e musica, in due atti che rivelano l’autore che fa sorridere ma con una forte tristezza di base per una vita difficile e troppo spesso ingiusta.
Le compagnie teatrali amatoriali sono una realtà meritoria che fa cultura aggregando e divertendo.
Raffaele Viviani, bambino prodigio, entusiasmò il pubblico a quattro anni con le sue canzonette comiche, iniziando, con il nome di Papiluccio, come imitatore di Gennaro Trengi.
La già difficile vita della famiglia Viviani cadde nella disperazione quando morì il capofamiglia lasciando il giovane Raffaele orfano di padre a dodici anni.
Seguirono anni difficili nella ricerca di teatri e finanziamenti.
Tutta la sua produzione teatrale da adulto è densa del suo dramma esistenziale, pur partendo dal varietà e giungendo ad nuova impostazione di un teatro “totale” fatto di prosa, musica, canto, danza e poesia.
Il suo è un teatro sociale che rivela l’autore quale Artista, creativo che attinge direttamente alla vita vissuta, alle tante sue problematiche, e, contemporaneamente, rappresenta in particolare il popolo napoletano allenato a superare le traversie e ad essere pronto a sorridere.
Questo Teatro, che visse molti momenti di difficoltà anche quando si pretendeva di mostrare una Italia unita, forte e sicura, che non gradiva nemmeno l’uso del napoletano, allora definito dialetto, ritrova ora anche la rivalsa del riconoscimento dell’Unesco come vera lingua.

E’ possibile prenotare i posti al Cinema_Teatro Bolivar.
Foto in alto "Viviani nell'opera teatrale Scugnizzo"
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