Agropoli e Roccadaspide, ancora incerta la situazione degli Ospedali
Il 30 Giugno era la data ultima della sospensione della riforma regionale 16 del 2008 che modificava il sistema sanitario della Campania. Scaduto questo termine, tornano a tremare gli ospedali di Agropoli e Roccadaspide che, proprio in base alla legge 16 del 2008, avrebbero dovuto perdere i rispettivi pronto-soccorsi. A rassicurare gli animi dei tanti cittadini dei comprensori colpiti dalla riforma, ci aveva pensato nei giorni scorsi il consigliere regionale Gianfranco Valiante che, in seguito ad un incontro con l'assessore alla SanitĂ Santangelo, aveva garantito che nessun pronto soccorso avrebbe chiuso fino a quando non fosse stato attivo nei territori interessati, il servizio di eliambulanza.
Qualcuno inoltre, aveva anche ipotizzato che l'ospedale di Agropoli non sarebbe stato convertito in un polo oncologico, ma avrebbe mantenuto la sua attuale configurazione. Notizia presto smentita dall'Asl che ha ribadito che la legge regionale 16 del 2008, non ha subito alcuna modifica e quindi il polo oncologico ad Agropoli si farĂ . La conseguenza? addio pronto-soccorso.
Quella del polo oncologico, è solo una magra consolazione per i cittadini di Agropoli e dintorni che ne farebbero volentieri a meno preferendo il pronto soccorso. Richiesta lecita avendo l'Ospedale Civile di Agropoli, un bacino d'utenza particolarmente ampio e sicuramente più esteso rispetto a quello di altri ospedali che mantengono, anche dopo la riforma, la loro attuale configurazione senza subire modifiche. A questo punto non resta altro che attendere le decisioni della Regione e del Governo. Quest'ultimo infatti, sta vagliando il piano regionale e potrebbe anche decidere per un commissariamento dell'assessorato alla SanitĂ qualora la riforma sia ritenuta inidonea.
L'ente regione invece spera in un immediato placet del Governo per poter in questo modo programmare una nuova riforma che modifichi il Piano dell'emergenza così come promesso dai consiglieri regionali venuti ad Agropoli lo scorso inverno per partecipare ad un Consiglio Comunale congiunto con i sindaci dei comuni del comprensorio.







