FESTA DIOCESANA DELLA FAMIGLIA MOSAICO DI TANTE DIVERSE REALTA’
di Marisa Russo | BlogOrganizzata dalla Diocesi di Vallo della Lucania, con la presenza del Vescovo Ciro Miniero, questa IV Festa Diocesana della Famiglia ha particolare valore e significato. Con il raduno delle famiglie, tra canti, animazioni per i bambini e dibattiti, si potrà vivere una giornata d’insieme in un posto incantevole, tra divertimento e riflessione.
Si può portare la colazione a sacco o prenotare il pranzo presso il Santuario.
Sarà un celebrare la “letizia dell’amore”, in una nuova visione insegnata dal grande Papa Francesco, che ha un attento sguardo misericordioso su tutte le famiglie, senza allontanare dai sacramenti le coppie che non hanno potuto celebrare il matrimonio religioso.
Finalmente tutti i sacerdoti dovranno aprirsi a visioni profonde senza rigide e spesso errate considerazioni nè giudizi.
Ogni caso è un caso a sé, sapere, capire, e poi considerare-
Don Roberto Guida, Direttore dell’Ufficio Pastorale familiare, afferma:
“Con l’Esortazione Apostolica post sinodale: “Amoris laetitia” pubblicata l’8 aprile scorso, Papa Francesco si è ufficialmente pronunciato sui problemi di morale coniugale, già leit-motiv dei due Sinodi sulla Famiglia del 2014-2015, preceduti e accompagnati da un ampio e acceso dibattito dentro e fuori la Chiesa.
L’atteso documento chiude la fase sinodale, aprendosi alle attese e alla gioia della famiglia, “custode e interprete del disegno di Dio; modello, però, che può manifestare la propria bellezza solo se vissuto nella pienezza del Vangelo (AL, 56).
Una visione esaltante della famiglia, che se nulla concede alla cultura e alla mentalità dominanti e alle pretese di rivoluzionarie modifiche della dottrina, chiama, però, la Chiesa “a evitare giudizi che non tengano conto della complessità delle diverse situazioni e ad essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione” (AL,79). E’ la chiave di lettura che la pastorale familiare diocesana, in tutte le sue espressioni, deve continuare a dare ai problemi che incalzano la famiglia, oggi.
La “Festa diocesana della Famiglia”, sarà la prima e importante occasione per aprirci al confronto, al dialogo e all’ascolto dell’Esortazione del S. Padre, e ribadire con forza che “la famiglia non è un mero modello sociale, ma un interpellante mosaico formato da tante realtà diverse, piene di gioie, drammi e sogni” (AL, 57). Un compito difficile. Ma urgente. Per tutti”.
E’ importante che nel concetto di famiglia SI DIA VALORE AI CONTENUTI NON ALL’ESTERIORITA’.
PUO’ ESSERE FORTEMENTE VALIDA ANCHE NEL DIVORZIO O IN FORME ALTERNATIVE E DISTRUTTIVA IN UN APPARENTE CLASSICO INSIEME
Al di là di ogni discussione su quale unione può essere definita “famiglia”, poiché si può ricordare che il vocabolo deriva dall’osco ed indica “casa”, quindi l’insieme delle persone che convivono in una casa, il suo compito principale e determinante per la formazione della futura società è, qualora vi siano bambini, il dovere dell’impegno per la crescita non solo economico per lo sviluppo fisico, ma l’impegno e capacità per la loro formazione psichica, sentimentale, intellettuale, caratteriale.
Importanti questi incontri per le famiglie poiché, abbandonati quasi sempre dalle istituzioni sociali, culturali, religiose, gli adulti fanno danni incredibili, irrecuperabili, quanto più si limitano nel concetto di chiusura di famiglia. E’ in questa istituzione chiusa tra (spesso falsamente considerate protettive) mura casalinghe, anche quando non si consumano apparenti violenze fisiche o perversioni, ahimè non rare, che i piccoli vengono spesso mal formati.
Specialmente in certi ambienti, anche la chiusa possessività dei genitori verso i figli blocca la libera maturazione e la normale realizzazione.
La scuola resta troppo assente alla formazione, sempre troppo delegando alla famiglia, senza conoscenza della stessa, impegnata solo ad inculcare nozioni!
E’ proprio nella famiglia che spesso imparano la chiusura, specialmente in certi territori dove la popolazione è inclina per tradizione a trincerarsi vedendo l’esterno con timore! L’egoismo, il senso del potere, la sopraffazione si imparano facilmente! Basta che uno degli adulti che li crescono non abbia naturali qualità positive, non specifiche preparazioni, anche quando c’è l’amore naturale, non si riesce ad aiutare ad una sana e corretta formazione quasi mai.
Non è certo una visione pessimistica, ma una realtà dimostrata poi dal risultato di quale società scaturisce da questa matrice “famiglia”.
Prima ancora lo si constata nella scuola, nel volontariato o leggendo la cronaca.
Pensiero dominante della maggior parte delle famiglie, in modo esasperato in certi ambienti, è ciò che appare all’esterno, dare un’immagine esteriore di “bella famiglia” celando, fin che è possibile, spesso per interessi economici, relazioni non dichiarate, falsità e sotterfugi!!
E’ un momento di grande confusione, importante è far prevalere i contenuti.
DIAMO LIBERTA’ ALLA VERITA’!!








