DEGRADO AMBIENTALE, UN’ECATOMBE
di Paolo Abbate | BlogA chi si indigna, e a ragione, delle stragi provocate dalle numerose guerre in corso nel mondo, è bene e soprattutto utile ricordare che l’ambiente malato uccide 334 volte di più delle guerre.
Insomma il rapporto evidenzia che i fattori ambientali che influenzano la salute umana sono innanzi tutto l’inquinamento atmosferico con i suoi 7 milioni di persone in tutto il mondo. Seguono la mancanza di accesso all’acqua pulita e ai servizi igienici (soprattutto nei Paesi in via di sviluppo), l’esposizione chimica come all’amianto e al piombo, i cambiamenti climatici. Ma rimanendo nel tema, è di un mese fa la notizia che l'acqua contaminata dall'arsenico sta avvelenando milioni di contadini del Bangladesh. Secondo l'Oms è la peggiore strage idrica di sempre (Frontiere , 1o aprile 2016). Ma non è tutto perché nelle miniere d’oro illegali del Perù, il mercurio utilizzato sta avvelenando gli indigeni e l’ambiente. Le miniere danno lavoro a 100 mila indigeni e pertanto vengono considerate come reale sviluppo del paese: ma ne vale la pena?
La distruzione degli ecosistemi naturali, da cui tutti dipendiamo, sono evidenziati nel rapporto dell’Unep, ma anche la disuguaglianza, l’urbanizzazione non pianificata, gli stili di vita insalubri e dispendiosi e i modelli di consumo e di produzione non sostenibili.
Occorre quindi sottolineare che sono passati 24 anni da quella fondamentale Conferenza di Rio del 1992 nella quale si proclamò come vincente la strategia dello “sviluppo sostenibile”. La sostenibilità è ancora molto lontana dalla azione politica dei governi di tutto il mondo, che dovrebbero programmare quella azione ambientale che porterebbe grandi vantaggi economici e per la salute dei cittadini.
(Notizie e foto tratte da Greenreport 23 maggio)







