Giffoni Film Festival, il cilentano Son Pascal ha condiviso la scena con Gragnaniello
Continuano gli appuntamenti live targati Campania Sound Experience, progetto musicale della 46° edizione del Giffoni Film Festival. A condividere la scena con Gragnaniello, ieri sera, il cilentano Pasquale Caprino, in arte Son Pascal, cresciuto a Paestum ma che, partendo da un breve trasferimento londinese, nel lontanissimo Kazakistan con la sua musica è diventato una vera e propria celebrità: “Noi campani siamo migranti nell’anima, ce l’abbiamo nel sangue – ammette Pascal - la mia fuga verso Londra è stata necessaria e formativa, per amore della musica british, Oasis, Beatles, suonavo per locali le loro cover, mi è servito a capire la musica”.
La curiosità nasce spontanea, perché proprio il Kazakistan?
“Al ritorno in Italia dal mio periodo londinese – racconta - ho conosciuto una ragazza kazaka, sorella di un famoso attore locale, mi ha invitato a visitare il suo paese e ho deciso di restare lì. Il kazakistan è stata la mia fortuna – presegue - la fama se non la si raggiunge in patria, devi rincorrerla un po’ ovunque. Il kazakistan è una meta meno ambita dell’inghilterra o dell’america, c’è meno tradizione pop, quindi è stato facile comunicare con la mia musica, lì sono semplicemente stato me stesso.”
A proposito di Giffoni: “Venivo al Festival da bambino con la scuola, ricordo un’edizione con Remo Girone, un’ esperienza fantastica. Vivere il kazakistan non è facile, e tornare in Campania in queste occasioni e per questi eventi, è sempre emozionante anche se fa paura pensare di dovermi esibire in un contesto così importante, soprattutto prima di un artista come Enzo Gragnaniello”.






