Lucertola azzurra uccisa a Capri. Divertimento o bracconaggio?
di Paolo Abbate | BlogA Capri non esiste solo la Grotta azzurra ma anche la lucertola azzurra che vive esclusivamente su i due faraglioni di mezzo staccati dalla terra ferma. In realtà non costituisce una nuova specie, ma, secondo attuali studi tassonomici, una delle tante sottospecie di lucertola campestre. Questa lucertola risulta protetta non solo perché inserita nella Convenzione di Berna, ma proprio perché endemica dei Faraglioni di Capri. Il suo colore particolare con ogni probabilità è il frutto di una strategia evolutiva favorita dalle condizioni ambientali (isolamento dei due faraglioni), e dalla sua aggressività nella competizione sessuale.
Già, perché avventurarsi sui faraglioni scalandoli con difficoltà, tendere pazientemente il laccio non è un atto di puro divertimento piuttosto sadico, come fanno ancora i ragazzini, ma un atto di puro bracconaggio con lo scopo di rivendere l’esemplare catturato. Purtroppo musei naturalisti o semplici collezionisti si dice che paghino bene gli esemplari rari o ancora sconosciuti alla scienza.
Nell’Ottocento era normale collezionare animali e piante soprattutto esotici. Basti pensare a Wallace, amico di Darwin, che se ne partiva dall’Inghilterra per catturale animali esotici per rivenderli (impagliati) ai collezionisti americani ed europei. Darwin stesso, per motivi ben diversi, catturava e collezionava uccelli, specialmente i famosi fringuelli delle Galapagos.
Adesso, grazie a Dio, è proibito per legge, e perseguito penalmente, catturare, uccidere, molestare la fauna selvatica: figuriamoci una specie protetta quale la lucertola azzurra dei Faraglioni di Capri.
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