C’ERA UNA VOLTA...
di Paolo Abbate | BlogIl bar, il lavatoio, il muretto e altro ancora, dove giovani e anziani manifestavano il bisogno naturale di comunicare con i propri simili. Lo fanno gli animali, e noi siamo animali, come ad esempio i cani esseri sociali come noi, di annusarsi (specialmente le “parti basse”) per conoscersi e diventare amici.
Il linguaggio, scrittura, stampa ne hanno accelerato e accelerano la trasmissione tra individui e generazioni. Adesso è arrivato internet con il computer e lo smartphone.
Queste ultime invenzioni sono un bene o un male per l’uomo e il suo bisogno di comunicare? Sicuramente è un vantaggio utile perché si può comunicare con l’altra parte del pianeta o con amici e parenti lontani pochi chilometri, mandando foto, video, saluti e baci. Ma il vasto club di internet fa ormai abuso di questa tecnologia. E’ diventato una moda, quasi una droga quel girare con lo smart in mano o seduti al bar o in treno o a tavola: cliccando foto in pose più o meno compiacenti, sloga politici per il Sì o per il No, buon giorno e buona notte, ricette culinarie e quegli odiosi aforismi e detti celebri usati abbondantemente da chi non ha niente da dire.

Lo confesso, a questo punto lo acquisterò pure io!
(da Internet - foto di Ernesto Apicella Editore, Pino Pesci: Oriolo dimenticato)







