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CONFUSIONE ITALIANA! DAL CENTRO ALLE PERIFERIE PIÙ ESTREME C’È UNA PROFONDA E GRAVE “CRISI DI UMANITÀ”

Senza valori, senza umanità di insieme, senza cultura, senza politica, siamo un Paese che muore!
Siamo un Paese dal Futuro negato!

📅 mercoledì 13 dicembre 2017 · 📰 AttualitàCilento

13122017 uomo solo albero
Credits Foto pixabay.com

foto autoredi Giuseppe Lembo | Blog

Che tristezza italiana! Il nostro Paese tra, il lento e l’accelerato, sta scivolando verso la catastrofe, da tempo annunciata.
Sta rovinando, sia nella sua materialità, senza controlli ed interventi preventivi, sempre più abbandonata a se stessa, tanto da creare scenari di un disastro annunciato e purtroppo sempre più vicino a Noi, sia nella sua sofferta umanità, con un’Italia senza lavoro, con i giovani sempre più cancellati e negati al Futuro e con i vecchi sempre più disperatamente soli ed in crescente disagio, con un Mondo di insieme fortemente indifferente l’uno all’altro e con una grave caduta di umanità e di valori e tanto, tanto altro ancora che ha imboccato la via senza ritorno, del negativo sempre più assoluto di un Mondo che si nega al Futuro.
Il tutto, non per gratuito catastrofismo, ha il suo tragico momento finale nella condizione di aver toccato il fondo da cui, con sacrifici ed umano impegno, ripartire per una Nuovo italiano; per un Nuovo Mondo italiano.

Tanto, è ormai nell’aria ed è l’ultimo atto della POLITICA NON-POLITICA ITALIANA che, nonostante le sue resistenze bulgare dovrà, per volontà sovrana del popolo italiano, cedere le armi e mettersi da parte a causa di un catastrofico fallimento italiano, tra l’altro, indifferente all’Europa che, non avendo in sé l’Anima dell’Europa dei popoli d’Europa, agisce e reagisce con arrogante prepotenza dei forti sui deboli, facendosi male e facendo male a tutti; un grave male, da morire di un’Europa guardona e “senza saggezza del fare”.
Purtroppo, questi miei pensieri tristi, non sono capricciose invenzioni di un perditempo che vuole parlare male del suo Paese, spinto dal pensiero del “fare male”; dell’alimentare un clima maledetto, da catastrofismo diffuso.
Se le cose nella loro concretezza stessere diversamente tanto da poter gridare un “che bella Italia”, a goderne, sarei Io per primo con tutti gli italiani gioiosamente e saggiamente in cammino, avendo finalmente recuperato la fiducia nella vita e prima di tutto, nella vita del fare che serve a costruire a più mani il Futuro, pensando ai giovani che non devono essere come sono oggi, protagonisti del niente, dal Futuro negato, ma protagonisti attivi ed intelligenti di Futuro, così come naturalmente è e deve essere nel saggio rapporto tra una generazione e l’altra.
Gli scenari italiani, purtroppo e sempre più, sono disumanamente tristi; sono crescenti scenari di sofferenze e di morte.
In questo viaggio nell’Italia che si nega tristemente al Futuro, mi fermerò, con il massimo dell’attenzione, a guardare da vicino, tutte le sofferenze italiane; tutte le gravi e tristi sofferenze umane, materiali ed immateriali dell’Italia che soffre e muore e con l’Italia, soffrono e muoiono anche gli italiani, nella loro disumana quotidianità del niente e sempre più, dal Futuro negato; dal Futuro cancellato.
Chi si occupa e preoccupa del numeroso esercito italiano dei poveri in crescita a vista d’occhio? Sono ben sei milioni e più gli italiani che portano sulle loro spalle il pesante fardello della povertà italiana che, nella disperata quotidianità produce una “vita negata”; tanto, soprattutto ad un mondo di poveri vecchi che, tristemente maltrattati ed abbandonati a se stessi, non vedono l’ora di togliere il fastidio, cercando la libertà del “nulla eterno”, con la morte, per tanti e sempre più numerosi italiani, soluzione unica ed inappellabile di tutti i mali terreni.
Oltre all’indifferenza per gli anziani italiani che soffrono e muoiono d’Italia, c’è un’altrettanta grave e diffusa indifferenza per il mondo dei giovani, un pianeta italiano, ormai spento e senza vita.
Un pianeta tristemente e rovinosamente indifferente a chi, con fare insipiente, governa -sgoverando questo nostro maltrattato Paese, manifestandosi indifferente al Futuro che, per precise colpe di un Potere sordo e muto, diventa sempre più tristemente Futuro Negato.
Futuro negato per i tanti giovani d’Italia, abbandonati a se stessi e così “protagonisti” del Niente, in un Mondo, dal Futuro tristemente negato.
Per i giovani abbandonati a se stessi c’è il non-lavoro italiano; tanto, per effetto diffuso di una delocalizzazione che ha trasferito altrove in Europa e fuori di essa, le opportunità lavorative italiane, disumanamente negate ai tanti del mondo del lavoro in Italia, massacrato da intollerabili balzelli e carichi fiscali, causa scatenante di crisi e di crescenti saracinesche abbassate sul suolo italiano. E così, la buona e saggia Italia dell’attrazione del lavoro, sta disperatamente diventando Paese dismesso e dalle porte chiuse, negandosi, così facendo, al Futuro italiano che diventa sempre più, Futuro negato.
Continuando nel percorso tristemente disumano della mala Italia che dire degli “esodati”, della “Legge Fornero” e dei nostri “saggi cervelli” in giro per il mondo, in fuga dall’Italia, per non morire d’Italia?
Che dire delle Donne, sempre più disumanamente vittime di un “femminicidio” assassino e di una “condizione Donna” che stancamente si trascina nel tempo, senza trovare, com’è giusto che sia, una saggia soluzione italiana, per rigenerarle e ripagarle delle loro tante disumane sofferenze e dei tanti “diritti negati”?
Ma, ancora oltre, il percorso del malessere italiano, è un percorso senza fine; tanto, basta guardare al mondo delle culle vuote, con gli italiani che si negano al futuro, per mancanza di una possibile vita familiare d’insieme che, in tanti si negano, non avendo le necessarie certezze per affrontarla, vincendone da protagonisti, le sfide.
Oltre a tutto questo, lo Stato padrone del tutto per sé, non garantisce al nostro maltrattato Paese, la crescita umana e culturale della sua gente che è sempre più mancante di cultura,di saperi e di conoscenza; che è sempre più orfana di comunicazione autentica e di un giornalismo di inchiesta con al centro la piazza e la gente comune, sempre più tristemente esclusa da tutto.
Altro grave e disumano problema italiano prevalente al Sud, ma nemmeno del tutto escluso al Nord, riguarda l’anomala e grave condizione italiana, una vera e propria tragedia italiana, riguardante in modo sempre più diffuso, lo “Stato che non c’è”, con tanta parte dei suoi territori in mano all’antistato del potere camorristico - mafioso e/o di altre aggregazioni criminali che rendono i territori orfani di libertà e di diritti disumanamente negati.
Che tragedia italiana! Il nostro, così facendo, è un Paese che sta morendo d’Italia; che sta morendo d’Italia senz’anima con i potenti sempre più potenti e con la sua gente tristemente sofferente ed indifferente a tutto.
L’Italia, così com’è, con la sua immaterialità negata al bene italiano, proprio non funziona; tanto, per effetto del suo fare indifferente nei confronti della sua brave gente (Brava ma non Fessa) che se ne sta silenziosa e da parte.
Quest’Italia è ormai stanca; stanca della sua classe politica, sempre più senz’anima che, una volta eletta, assume un fare indifferente, non trovando le soluzioni giuste ai tanti irrisolti problemi, aggravati sempre più dal tempo che passa.
Purtroppo, in questa nostra Italia, dalle sofferenze infinite per i tanti tradimenti italiani, siamo al disastro, da tempo annunciato.
La gente proprio non ce la fa più. Non ne può più dei tanti gravi problemi, sempre più incancreniti ed irrisolti per colpa di chi ha il dovere istituzionale di risolverli, avendo ricevuto, attraverso il voto, il mandato di attiva rappresentanza dei cittadini italiani, purtroppo, tristemente indifferenti a chi li governa.
Che disastro italiano! Che fare?
Osservando i tristi scenari italiani, con la loro umanità sempre più tristemente disumana ed abbandonata a se stessa, c’è da pensare saggiamente a federare l’Italia, dandole un’anima da insieme umano che oggi non ha e che è assolutamente necessaria al saggio Futuro italiano, un Futuro che, il nostro Paese, soprattutto da parte di chi lo governa - sgovernando, non si può negare, facendo e facendosi un male da morire.
È tempo di riflettere e di agire!
Siamo ad un tempo necessariamente nuovo con le idee che devono diventare umanamente fatti a favore dell’Italia presente, ma non solo, preoccupandosi ed occupandosi, con altrettanta saggezza, anche dell’Italia futura, un dovere del nostro tempo, nei confronti di quelli che verranno e che non possono essere assolutamente negati al Futuro.
Per il nuovo italiano occorrono e da subito, soggetti saggiamente pensanti, capaci di costruire insieme, percorsi di una buona umanità italiana; tanto, per una NUOVA ITALIA, ricca di valori fondanti di un Nuovo Umanesimo italiano, basato sull’ESSERE IN DIVENIRE, per evitare di diventare vittime del NULLA ESISTENZIALE.
I mali della grave confusione italiana, oltre alle sue tante negatività, parte dell’immaterialità e dai valori sempre più cancellati, sono gravi mali anche del quotidiano territoriale; sono mali che rendono sempre più difficile vivere e/o semplicemente sopravvivere in un mondo in rovina sempre più abbandonato a se stesso.
Tanto, a partire dai territori degradati e sempre meno sicuri, abbandonati a se stessi, per mancanza dei suoi guardiani naturali, parte di quel mondo contadino, con una forte empatia nei confronti della Madre Terra ed attento conservatore del suolo che, coltivato, dava preziosamente i suoi buoni frutti, permettendo di vivere solidalmente gli uni con gli altri e rispettando la Natura, con una buona conservazione e senza i gravi rischi di scivolare a valle, così come succede oggi, per la fuga in massa della gente, di tanta parte d’Italia, sempre più invivibile costretta per vivere, ad emigrare altrove. Così come avevano fatto un tempo lontano, partendo per le Americhe, i loro padri, lasciando le mogli, vedove bianche sui territori, a crescere i figli ed a coltivare la Terra.
Le tristi doglianze dell’Italia che non funziona oltre alla Terra sempre più degradata ed a grave rischio frane e smottamenti, riguardano le tante cose umane e territoriali che non hanno la giusta attenzione e gli altrettanti giusti e necessari controlli da parte di chi, dovrebbe esercitarli, per garantirne l’uso tranquillo e la sicurezza dei cittadini che tragicamente possono diventare vittime di disastri annunciati. Tanto, con i soli responsabili “gli incolpevoli” del sistema, un sistema con le sue tante strutture, preventivamente incontrollate che, diventano cause di disastri annunciati, con distruzioni come da previsioni, ma indifferenti al controllo di chi dovrebbe monitorare l’Italia dei rischi tecnico-naturali.
Purtroppo, per strade, scuole, ospedali, falde acquifere, luoghi di culto e di residenza umana, tutto resta abbandonato a se stesso; tutto resta affidato alle sole cure del Buon Padreterno che, in tante faccende affaccendato, qualche volta per i suoi crescenti impegni, si distrae ed affida tutto nelle mani poco sagge dell’Uomo che, altrettanto, in tutte altre faccende affaccendato non fa come si deve, il proprio dovere, trasformando così tristemente il tutto italiano, da risorse per l’Uomo, in disastri annunciati, sempre più frequenti causa di distruzione e di morte.
Quest’Italia, così com’è, proprio non va! Non riesce neppure a garantire la vita della gente italica che, per le tante diverse cause previste ed impreviste, diventa vita negata; tanto, con una grave sofferenza italiana e con il grido di dolore italiano, ufficialmente trasformato ancora una volta, ipocritamente, nel messaggio falso e bugiardo, ma comunque ipocritamente rassicurante del “mai più”, concretamente , in attesa della prossima volta, purtroppo sempre più vicina; purtroppo, con grave sofferenza italiana, sempre più dietro l’angolo.
Così, proprio non va! Così, non deve assolutamente essere!
Tanto, soprattutto quando con disumana indifferenza, l’Italia del Potere ottusamente esercitato, fa male agli italiani, massacrandoli di tasse e di balzelli, con situazioni estreme da vite negate per la disperazione di non poter fare fronte a quanto richiesto ai cittadini, con un sistema di tasse imposte, da vera e propria usura, ma assolutamente insostenibili ed impossibili da pagare.
Voglio fermarmi qui! Mi fermo con tanta tristezza nel cuore, nel pensare che la mia Bella Italia, per colpa dei tanti suoi aguzzini del potere, diventa sempre più spesso, un Paese , “boia senza volto” pronto a negare la vita alla sua gente che ha vissuto, facendo saggiamente il proprio dovere di saggio italiano, messo in difficoltà da uno stato padrone che spreca a più non posso, usando-abusandone, le tante risorse, sottratte fino all’ultimo centesimo, dalla tasche dei suoi cittadini, anche se in una condizione di difficoltà da morire; al punto da negarsi ad una vita, assolutamente impossibile da vivere.
Cara Italia, riprenditi il tuo volto saggiamente umano. Pensa alla Tua gente ferita a morte da un potere - strapotere, che per conservare egoisticamente i tanti privilegi, tutti per sé, non si fa scrupoli a tradirti e ad usare abusandone, il tuo sistema e le tue strutture, non più democraticamente intese e vissute sempre più spogliata di dignità di cittadini e dei diritti sempre più negati, la tua gente che muore di “Italia maledetta”; di Italia “non donna di provincia ma bordello”.
Siamo, ormai, all’Italia che non vogliamo! I tuoi cittadini stanchi di Te e del Tuo infame potere, si negano alla Tua chiamata falsamente democratica, evitando di esercitare il “diritto di voto”; il diritto ad un voto libero e democratico che ormai, tale non è, in quanto il Potere conseguente, produce sugli italiani gravi effetti di disumanità, sempre più presente nei disumani scenari di un’Italia maledetta che si nega tristemente al FUTURO.

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