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L’ITALIA E LA SUA COMUNICAZIONE

Come, dal buon giornalismo di sempre, il “padrone” di primo piano è il lettore.
Così dovrebbe essere, ma purtroppo, così non è.

📅 martedì 30 gennaio 2018 · 📰 AttualitàCilento

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foto autoredi Giuseppe Lembo | Blog

L’Italia giornalistica, sempre più lontana da un passato di saggia comunicazione, vive in una sempre più diffusa condizione di grave sofferenza.
Tanto, per la sua crescente indifferenza al “comunicare autentico” un comunicare, purtroppo, anni luce lontano dal giornalismo strillato del nostro tempo che, non pensa alla saggia comunicazione per il primo ed unico padrone, destinatario del proprio scrivere.

Così dovrebbe essere! Purtroppo, siamo tristemente lontani dal saggio messaggio che un grande del giornalismo italiano ci ha lasciato in eredità in un appello/messaggio che, con indifferenza viene sempre più dimenticato dal fare giornalismo italiano dei nostri giorni, purtroppo e tristemente sempre più di basso profilo.
Si tratta di un messaggio cancellato, ma che sarebbe stato un bene per tutti conservare come patrimonio comune, scritto dalla saggia penna dell’Indro italiano che, rivolgendosi al potenziale mondo dei nuovi giornalisti italiani, ha scritto: “CHI DI VOI VORRÀ FARE IL GIORNALISTA, SI RICORDI DI SCEGLIERE IL PROPRIO PADRONE: IL LETTORE!”.
Sono le parole di Indro Montanelli, saggiamente lasciateci in eredità, ad indicare la strada giusta a chi chiede di “FARE IL GIORNALISTA” in Italia, con i lettori al centro del comunicare ed in tale ruolo, l’unico padrone della comunicazione, purtroppo oggi, con altri “padri-padroni”, visibili e/o invisibili e con interessi tristemente spuri che vanno contro il vivere insieme del cittadino-lettore, abusandone, con una comunicazione sempre più falsa e tendenziosa che lo spoglia del saggio ruolo montanelliano di “padrone”, un ruolo sempre più negato e sempre più cancellato dal falso giornalismo italiano.
Purtroppo, nel tempo nuovo del Terzo Millennio, un tempo fatto di umanità in cammino e di incontri di diversità - ricchezza, la stampa del nostro Paese, sempre più portavoce di interessi egoistici dell’uomo contro l’uomo, non sa e soprattutto, non vuole fare il proprio dovere, riconoscendo il proprio legittimo “padrone” nel lettore, consumatore di notizie autentiche e non truccate che, con rigore sa riconoscere l’autenticità del comunicare, in base ai motivi etici non sempre anima di un vero e saggio comunicare che, spinge il giornalista a scrivere come portavoce di falsi e tendenziosi tornaconti.
Che spinge a scrivere falsità, per onorare il rapporto di triste sudditanza con il suo padrone vero che tiene in vita i giornali non per i fini nobili della crescita umana e sociale dell’insieme italiano, ma per i soli fini egoistici di un potere che deve far crescere i privilegi dei pochi a danno dei più che maledicono il giorno di essere venuti al mondo e di essere cittadini italiani dalla vita sempre più tristemente negata; sempre più cancellata, con il contributo determinante della stampa, falsa bandiera di libertà, con le sue tante parole portavoci di valori e di ideali che servono all’insieme italiano, necessario per determinare crescita e sviluppo.
Questo è il saggio ruolo del giornalismo, con il giornalista capace di scegliere da che parte stare, individuando correttamente, come dice Montanelli, il vero padrone nel lettore che non va mai tradito, altrimenti si arrabbia e sceglie, come sta succedendo da Noi, di non leggere più i giornali, ammorbati da padroni illegittimi che, sono indifferenti alla verità ed alla saggia guida di un giornalismo che deve aiutare a creare mondi vitali sani e vivibili, dando le giuste idee-guida per un futuro d’insieme sviluppato ed umanamente bello da vivere.
L’uomo del nostro tempo riesce, nonostante tutto, a capire gli inganni di chi pensa di portare l’umanità indietro, regalando sacrifici e sofferenze, con tristi percorsi di un’umanità sempre più disumana.
Che Mondo! Che Italia - Mondo che, proprio non sa volersi bene!
Cari amici e colleghi giornalisti, rimanete fedeli alla vostra inviolabile etica del giornalismo montanelliano che vi ha indicato la strada giusta del lettore, padrone unico della vostra comunicazione!
Altre strade, oltre che dannose, sono strade che non vi appartengono, in quanto per etica professionale, estranee alla vostra professione che ha il solo fine del comunicare per la gente e non contro la gente che, oltre ai tanti nemici del loro difficile quotidiano, proprio non si aspettano una comunicazione bisognosa di verità, anche se scomode e di idee nuove, per crescere umanamente insieme.
Osservando gli scenari sempre più tristi del giornalismo italiano, c’è da ritenere saggio e giusto un dibattito/confronto, per definire l’etica e la deontologia, purtroppo, tristemente indifferente alla professione la cui, sempre più diffusa mancanza, di dismissioni e di percorsi deviati sporcano, cancellandone il giusto valore, il giornalismo italiano, veicolo di un’informazione sempre più inappropriata, un tradimento per il “padrone-lettore” italiano che, oltre che tradito, si sente offeso nella sua intelligenza, considerata di nessun valore per chi scrive, avendo altri obiettivi e senza il minimo rispetto umano, culturale e giornalistico per gli altri, ossia per chi legge.
Tanto succede, nella nostra cara Italia, per la diffusa e crescente dismissione italiana, un male oscuro che, abusando del proprio ruolo, fa credere ai giornalisti italiani di fare i comunicatori in un mondo sempre meno italiano; sempre meno sviluppato e dal basso livello culturale.
Nonostante le tante sofferenze italiane, l’Italia, cari amici e colleghi giornalisti, è un grande Paese.
Un Paese che merita assolutamente rispetto e che ci impone una saggia strada giornalistica, l’unica che profuma di libertà, lasciataci in eredità da Indro Montanelli, con il lettore che va ascoltato come padrone unico e privilegiato della comunicazione italiana.
Questo è il nobile fine che deve spingere i giornalisti a mettere in piedi la saggia ed autentica comunicazione.
Altri fini ed altri obiettivi, sono fini ed obiettivi deviati che fanno male, tanto male al giornalismo italiano ed agli italiani sempre più orfani di libertà e di quell’umanità condivisa, un patrimonio che va scomparendo dall’Italia, facendo un male da morire al futuro italiano che, ha saggiamente bisogno di Noi e di una saggia e libera stampa, con in primo piano il lettore - padrone unico della comunicazione per la gente e non mai contro la gente.
Il vero nemico dell’Italia e del Mondo non è assolutamente la libertà; è, purtroppo e sempre più, l’oppressione crescente dei diritti umani sempre più violati; sempre più negati.
Un triste male del nostro tempo, sempre più in agguato e pronto a colpire, usando, prima di tutto, un’informazione truccata, sempre più falsa e bugiarda che si nega al sacro saggio diritto di avere come padrone il lettore, avendo altri e più potenti padroni unici senza volto, con gli obiettivi, tristemente disumani e scellerati di dominare il Mondo a danno dell’Uomo della Terra.
A questo Mondo italiano, gravemente ammalato di uomo e di un potere assorbente a danno del cittadino, dai diritti negati, complice, tra l’altro, il sistema del comunicare poco autentico, bisogna saggiamente dire basta.
A chiederlo è la gente che dà segnali forti di un assolutamente necessario cambiamento italiano da parte di un’informazione italiana che, negandosi al saggio messaggio di Indro Montanelli, si rifiuta di capire che il vero padrone del comunicare è il lettore e non altri.
Il lettore che, in quanto tale va saggiamente rispettato ed opportunamente coinvolto con il giornalismo inchiesta tra la gente e per la gente, la grande anima italiana, da rispettare e da volere bene. Se non si fa questo, in tanti e sempre più si arrabbiano, negandosi alla lettura/acquisto di quotidiani di carta falsa in cui non si riconoscono e che vengono considerati veicoli falsi, bugiardi e tendenziosi di false notizie a danno della gente; a danno dei cittadini, sempre più tristemente vittime di un’Italia che, proprio, non sa volersi bene e non sa essere saggiamente capace di pensare al bene comune, un dovere italiano sempre più negato; sempre più cancellato.
Il vero nemico italiano non è assolutamente la libertà e la sua domanda diffusa, da un insieme italiano che ama sentirsi libero, in quanto umano; purtroppo, non è sempre così.
Anche l’Italia e gli italiani soffrono della libertà negata e di una sempre più diffusa e disumana oppressione dei diritti umani, tra l’altro, disumanamente aggravati da un comunicare poco autentico che si nega e nega la “verità”, offrendo solo e sempre più, false verità, un tradimento umano che rende il mondo italiano ingannevole, truccato e drogato di “verità bugiarde” che gli italiani negano, in quanto sono in sé la triste negazione del Futuro soprattutto per le nuove generazioni italiane che vogliono gustarsi il profumo di libertà; di libertà dal bisogno ed essere saggiamente protagonisti di Futuro.
Con rabbia dicono, anzi gridano il loro No all’informazione truccata; a quell’informazione poco saggia che, in modo sbagliato, sceglie il proprio padrone, escludendo i lettori.
Ai giornalisti italiani del nostro tempo, insensibili al comunicare autentico, non è servito a niente l’accorato, saggio messaggio di Indro Montanelli che invitava a scrivere, scegliendo i lettori come unici padroni al centro del proprio saggio lavoro giornalistico.
Così non è stato! Così proprio non è!
Il Mondo in cammino, anche se prossimo al precipizio, può in extremis trovare saggiamente la via giusta e salvarsi dalla catastrofe lungamente annunciata.
Mi sembra saggio e giusto richiamare un libro del passato; un libro, pilastro del Nuovo del Mondo, che cambiò una verità dalla tradizione di lungo corso.
È il libro “Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo”, con cui Galileo Galilei, riuscì a sconvolgere la percezione dell’Universo così come ci era stata consegnata dalla tradizione.
Positivamente c’è da avere fiducia nel futuro italiano del nuovo giornalismo, così come pensato da Indro Montanelli, con il “lettore” padrone privilegiato del messaggio giornalistico, un messaggio di libertà e di impegno per garantire oltre alla dignità, la libertà ed i diritti fondamentali della persona umana da non negare a nessuno degli italiani, in quanto trattasi di diritti umani costituzionalmente garantiti, da cui bisogna partire per vivere saggiamente la propria vita con gli altri della Terra e con la Natura, che ci richiede un fare umano basato sempre sul rapporto di armonico equilibrio Uomo/Terra, con un paesaggio che, nell’indifferenza della comunicazione poco autentica, facendo male all’Italia, è “vittima” di una continua e crescente trasformazione che ne va cambiando nel profondo le sue caratteristiche, trasformando l’insieme in altro; in altro dal continuum cancellato e sempre meno italiano.
Sempre meno culturalmente e poco saggiamente italiano, purtroppo tristemente indifferente a chi fa comunicazione nell’interesse spurio di padroni editori che non sono in sintonia con il mondo dei lettori che non riconoscendosi nel pensiero unico e poco coinvolgente dei tanti pennivendoli italiani, scelgono diffusamente la non lettura dei quotidiani che si stampano sempre più, per non essere letti, in quanto non considerati fonte di comunicazione autentica.
C’è da ricordare ai tanti sordi del comunicare italiano che nella società della conoscenza del nostro tempo, è il SAPERE CHE FA LA DIFFERENZA.

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