Rifiuti radioattivi, in merito una nota dell'europarlamentare Lucia Vuolo
Rifiuti radioattivi, l'europarlamentare Lucia Vuolo (ID/Lega): “Il governo italiano si faccia da garante di sicurezza e trasparenza in merito al piano elaborato dalla Sogin”
“L’Ue ci ha rimproverato come dei cattivi scolaretti qualche mese fa per non aver adempiuto a una direttiva che risaliva al 2011. Finalmente abbiamo un programma di gestione dei rifiuti radioattivi in fase preliminare, ma la posta in gioco è alta: si sta parlando della salute non solo degli italiani, ma anche di quella ambientale”.
La direttiva impone agli Stati membri di elaborare e attuare programmi nazionali per la gestione di tutto il combustibile nucleare esaurito e di tutti i rifiuti radioattivi generati nel loro territorio, dalla produzione allo smaltimento, al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.
Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva entro il 23 agosto 2013 e a notificare per la prima volta alla Commissione i loro programmi nazionali entro il 23 agosto 2015.
“La Sogin ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee – commenta l’europarlamentare ID/Lega Lucia Vuolo – ma si tratta di un progetto ancora in fase preliminare. Le aree individuate al momento sono 67, divise tra: Piemonte, Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. Adesso viene il bello – continua l’europarlamentare -. Il governo dovrà consultarsi con enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università ed enti di ricerca. Entro quanto riusciranno a mettersi d’accordo su quali aree confermare o meno? Ma soprattutto, la posta in gioco è alta, perché si sta parlando della salute non solo degli italiani ma anche di quella ambientale”.







