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Parco del Cilento, dopo 21 anni la “Pisciottana” non è stata ancora realizzata

lavori in corso
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giovedì 25 febbraio 2010
CilentoNotizie su GNews

In Campania, nel cuore del Parco del Cilento, a causa di una frana si doveva realizzare una variante su di un tratto di strada. Per realizzare l’opera, il cantiere sarebbe dovuto durare solo due anni: tuttavia, di anni ne sono passati 21 e della variante non c’è ancora la minima traccia.

La strada è la provinciale “Pisciottana”, l’ex statale 447 che in provincia di Salerno da Ascea porta a Pisciotta. La piccola arteria se pur con molta difficoltà fino a pochi giorni fa era percorribile: ora, con le ultime piogge la situazione è precipitata e si è deciso di vietare il transito su tutto il tratto.

Non è la prima volta che la “Pisciottana” diventa impraticabile. Il punto più critico sta in località Rizzico: è qui che si doveva realizzare la variante. Fino a qualche giorno fa quel punto si presentava con un manto stradale visibilmente sconnesso e chi la percorreva era costretto ad affrontare paurosi dislivelli. Qui sono visibili i piloni realizzati nei primi anni ’90 e oramai abbandonati da tempo.

La realizzazione della strada era stata decisa perché là c’erano di continuo delle frane: per questa ragione per anni in quel punto è stato sversato asfalto su asfalto. La soluzione alternativa era stata trovata già nel 1989 dall’Anas. La storia, iniziata con gli espropri di terreno e l’abbattimento di circa cento alberi di ulivi è racchiusa in un’interrogazione parlamentare dell’allora senatore Ettore Liguori, nel 2001. Nella descrizione dell’iter si apprende che i lavori per la realizzazione della variante per «il superamento del tratto in frana» furono ritenuti già nel 1989 «così urgenti da essere autorizzati con ordinanza del 26 luglio 1989 della Protezione civile».

I lavori dovevano terminare entro 630 giorni. In pratica quell’opera che doveva costare circa 20 miliardi delle vecchie lire doveva essere pronta nel 1992 ossia 17 anni fa. Nel 1999 l’Anas rescinde il contratto con le imprese e a luglio dello stesso anno comunica che ci sarebbe stato un nuovo appalto per il completamento dell’opera. Passano i mesi, ma di riprogettazione e riappalto nemmeno l’ombra. A quell’interrogazione del 2001 il Ministero delle Infrastrutture rispose spiegando che «alla luce del passaggio delle competenze sull’arteria in questione agli enti locali, si demandava ai nuovi soggetti il completamento della progettazione stessa».

In pratica, da quel momento la patata bollente passava alla Regione Campania e alla Provincia di Salerno. Nel 2003 la Regione Campania, stanzia 12,5 milioni di euro: a dicembre Provincia di Salerno e Comune di Pisciotta stilano un accordo di programma per realizzare in «tempi brevi» il completamento dell’opera. Altra trafila, ma finalmente il 21 gennaio scorso l’Ati Cogenuro-Officine Marino consegna alla Provincia di Salerno il progetto esecutivo.

Dopo 21 anni dunque, la “Pisciottana”, oggi costeggiata dai piloni di cemento armato a memoria dell’inefficienza della pubblica amministrazione, dovrebbe rivedere un cantiere aperto. Cesare Festa, sindaco di Pisciotta, accusa: «È uno dei più gravi scandali a livello nazionale, perché si è messa a repentaglio la vita dei cittadini. Spero che dopo un lunghissimo sonno inizino presto i lavori per la variante. Fare altri piccoli interventi comporta spese e non risolve il problema».


Fonte: blitzquotidiano.it

 
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