ELEZIONI AMMINISTRATIVE. La Campania torna al centrodestra
• Napoli. Dopo oltre dieci anni di centrosinistra, la Campania passa di mano ed entra nel novero delle Regioni a guida centrodestra. Da ieri Stefano Caldoro, giá segretario nazionale del Nuovo Psi e ora deputato del Pdl, è il nuovo governatore della Campania. Una vittoria chiara sin dalle primissime proiezioni, che assegnavano al candidato berlusconiano un distacco di quindici punti sul principale avversario, Vincenzo De Luca.
Alla fine il divario si attesta intorno al dieci per cento. Poco prima della mezzanotte di ieri, quando in regione era stato scrutinato il sessantadue per cento delle sezioni, i dati davano Caldoro al 53,8 per cento contro il 43,4 per cento del sindaco di Salerno, che recupera sì rispetto al voto delle liste, ma non abbastanza per superare l’avversario.
SPECIALE ELEZIONI Regione | Comuni della Provincia di Salerno
• Fuori dal consiglio regionale gli altri due candidati alla presidenza, Roberto Fico del movimento "5 stelle" fondato da Beppe Grillo, e Paolo Ferrero, della Federazione della Sinistra: le loro liste non raggiungono la soglia del tre per cento prevista per partecipare alla ripartizione dei seggi.
• Nei dati parziali di ieri sera il "grillino" supera il segretario nazione di Rifondazione Comunista, che soffre di più il voto disgiunto: 1,37 la percentuale di Ferrero contro l’1,63 per cento della compagine che lo sostiene; 1,48 per cento Fico, in sostanziale paritá con la sua lista.
• A De Luca non basta avere eroso consensi sia a Ferrero che a Caldoro. Il voto disgiunto si quantifica tra il 4 e il 5 per cento: troppo poco per colmare il divario tra la coalizione di centrodestra e quella di centrosinistra, che si attesta sul 20 per cento. Le liste del centrodestra portano a casa un bagaglio percentuale di 57,8 punti, 4 in più del nuovo governatore e 19 sopra l’alleanza deluchiana, che si ferma al 39 e perde quattro punti e mezzo rispetto al suo candidato.
• Non basta, al sindaco di Salerno, nemmeno la vittoria nella sua provincia, dove sfiora il 55 per cento. Quella salernitana è l’u nica circoscrizione in cui va in vantaggio, mentre perde di brutto a Caserta, dove l’avversario gli dá un distacco di oltre venti punti, 59 a 38, e dove il voto disgiunto in favore del candidato del centrosinistra non va oltre il due per cento.
• Vittoria netta del centrodestra anche nella provincia di Napoli e in quella Benevento, attestate entrambe sul 55 per cento di consensi per Stefano Caldoro, con De Luca fermo tra il 41 e il 42. All’esponente del Pd va decisamente meglio nel capoluogo: a Napoli cittá il distacco con Caldoro è di solo un punto e mezzo, 47 per cento contro 48,6, ma il voto nell’hinterland fa la differenza. Sconfitta deluchiana anche nell’Avellinese, con dieci punti di distanza dal 53,6 per cento di Caldoro.
• De Luca conserva il suo feudo, la cittá di Salerno, dove vola al 72 per cento (10 punti in più delle liste che lo sostengono) e lascia il candidato del centrodestra fermo al 26 per cento. Una conferma che anche il centrodestra salernitano continua a votarlo, ma non basta per varcare i confini provinciali e sedere sullo scranno più alto di Santa Lucia. A Salerno la sua civica, Campania Libera, supera il 9 per cento delle preferenze, ma su base regionale non va oltre il 2,65 per cento.
• Primo partito della Campania è il Pdl, con il 32 per cento. Nell’a lleanza di centrodestra è determinante l’Udc, che nei dati di ieri sera supera il 9 per cento. Buona l’affermazione della lista "Per Caldoro", composta da Nuovo Psi, Mpa e Pri, che supera il 5 per cento. Intorno al 3 per cento l’Udeur di Mastella e Noi Sud di Scotti e Milo. Nel centrosinistra, il Pd è primo con il 22 per cento e Italia dei Valori supera il 6. Intorno al 3,5 per cento Sinistra Ecologia e Libertá, seguita dal 2,7 per cento dell’Api di Francesco Rutelli. di Clemy De Maio







