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Supermercati Despar, decimata la provincia di Salerno

📅 giovedì 3 giugno 2010 · 📰 EconomiaSalerno

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Non rientrano nei piani del duo Catone-Caputo i punti vendita di Battipaglia, quello di via Vocca di Salerno e di via Parisi di Cava. Fuori l’Interspar di Benevento, di Orta di Atella e Ariano Irpino. Tagli anche nel napoletano. Sopravvivono due di Cava de’ Tirreni, di Nocera Inferiore e Scafati. Intanto buone notizie dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali: a breve la cassa integrazione…

Stilata la lista dei punti vendita che riprenderanno a breve l’attività lavorativa. La provincia di Salerno, quella che vanta la maggior presenza di supermercati Despar, sarà la più penalizzata dall’operazione “2C spa” di Carlo Catone e Rosario Caputo, imprenditori casertani che hanno concluso con Antonio Della Monica l’operazione di fitto di Gds e Cavamarket, i rami più prolifici dell’Hdc.

Nell’“Elenco dei punti vendita e del personale oggetto dell’operazione 2C spa” non compaiono, infatti, i Despar di via Campania, via D’Annunzio e Parco delle Magnolie di Battipaglia; quello di via Vocca di Salerno e di via Parisi di Cava de’ Tirreni. Salvi, invece, i market di via Garibaldi e via Atzori a Nocera Inferiore (un Interspar con 35 addetti quest’ultimo, che appartiene alla Gds srl); l’Eurospar di via De Filippis e l’Interspar di corso Mazzini di Cava, in cui lavorano 89 persone.

Anche Scafati, a differenza di quanto vociferato tempo addietro, vede salvi i suoi Interspar. Restano fuori dall’accordo, invece, quello di Benevento, la filiale di Ariano Irpino e di Orta di Atella (in provincia di Caserta). Anche la provincia di Napoli è stata oggetto di tagli. Chiudono la filiale 63 di Quarto, la 111 di Portici e la 57 di Napoli Capodimonte.

Intanto il patron Della Monica dichiara fiducia in vista dell’avvicinarsi del 7 giugno, data dell’udienza di istanza fallimentare. Confermando di aver fatto ricorso alla “legge Marzano” ha dichiarato che il debito del gruppo si aggira intorno al milione di euro. Sarà quindi il “chi farà prima” tra il giudice fallimentare Guerino Iannicelli e l’eventuale commissario che potrebbe essere nominato dal ministero delle Attività Produttive, a risolvere la vicenda. “Ora abbiamo solo la speranza che la macchina si riavvii subito. L’attività può cominciare subito, perché la società è già in possesso dei punti vendita” ha dichiarato il patron dell’Hdc.

Buone nuove giungono al proposito da Roma dove ieri, martedì 2 giugno, una delegazione composta dal primo cittadino di Cava Marco Galdi, il suo vice con delega al lavoro nonché consigliere provinciale Luigi Napoli e Anna Ferrazzano, assessore provinciale, ha incontrato il sottosegretario al Welfare, il senatore Pasquale Viespoli.

Entro dieci giorni al massimo dovrebbe essere attivata la cassa integrazione per i lavoratori di Cavamarket e Gds, con la formalizzazione di tutti gli atti necessari all’elargizione. Questo permetterà a Comune di Cava e Provincia di Salerno di chiedere agli istituti di credito locali la predisposizione di ulteriori agevolazioni per i lavoratori, come prestiti ed anticipazioni da scontare sul trattamento mensile della cassa integrata.

Soddisfatto dell’incontro istituzionale Franco Tavella, segretario provinciale della Cgil. “La cassa integrazione è materialmente già approvata” - ha spiegato - “Sarà il ministero ora a fare il decreto e a trasmetterlo all’Inps che poi dovrà liberare i soldi”.

Il senatore Viespoli ha poi manifestato la disponibilità del suo dicastero a prorogare gli ammortizzatori sociali anche per gli ex dipendenti delle Arti Grafiche Di Mauro. “Solleciterò l’elargizione dei fondi alla Regione per il prosieguo della mobilità in deroga” ha assicurato il sottosegretario al Welfare.

Fonte: arechi.it

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