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Regione Campania, stop ai consulenti. Pioggia di ricorsi contro la delibera

📅 lunedì 7 giugno 2010 · 📰 EconomiaSalerno

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La delibera taglia-teste sarà approvata la prossima settimana non appena gli uffici avranno completato l’istruttoria. I dirigenti esterni della Regione ai quali sarà revocato il contratto sono ventisette.

Ma la vicenda è destinata a protrarsi a lungo perchè si preannuncia una valanga di ricorsi al Tar e al giudice del lavoro. E c’è chi sostiene che possa anche essere sollevata l’eccezione di incostituzionalità. Il licenziamento dei dirigenti è il primo effetto pratico del decreto anti-crisi del governo che contiene misure per la Campania. Ma al di là della revoca dei contratti, la manovra contiene anche le contestate norme che prevedono tagli agli istituti e alle fondazioni culturali.

La politica è divisa. Il Pd annuncia per domani al Gambrinus una manifestazione contro il decreto del governo e contro quello del ministro Bondi che taglia fondi al San Carlo. Ci saranno parlamentari e dirigenti regionali ma hanno garantito l’adesione anche esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo: Luca De Filippo, Rosalia Porcaro, Bruno Praticò, Mariano Rigillo, Claudio Mattone, Nino D´Angelo, Marisa Laurito, Gaetano Russo, Aristide Carpinelli. Fra l’altro, a leggere attentamente il decreto si scopre che tra gli enti da sopprimere c’è anche l’Ense, l’Ente Nazionale delle Sementi Elette che a Battipaglia ha un proprio Centro di ricerca e per il quale lancia un appello il senatore Alfonso Andria.

E c’è anche il Centro per la Formazione in Economia e Politica dello Sviluppo Rurale, fondato da Manlio Rossi Doria nel 1959 e che ha sede nella facoltà di Agraria di Portici. A difesa dell’Ipsema (l’ex Cassa marittima) Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per l’8 giugno a Torre del Greco una fiaccolata per opporsi alla soppressione dell’Istituto. Il Pdl, dall’altro canto, difende la manovra.

Ieri, in piazza dei Martiri i promotori della libertà hanno allestito un gazebo per illustrare ai cittadini i contenuti del decreto. «Dai successi ottenuti nella lotta agli sprechi a quelli contro la criminalità i napoletani - dice il coordinatore regionale Nicola Cosentino - hanno compreso gli sforzi del governo».

Invece Corrado Gabriele non comprende il taglio delle indennità ai consigliere di quartiere e ai manager di fondazioni e partecipate. «Non è certo con misure drastiche come questa - dice il consigliere regionale del Pd - che si riducono i costi delle amministrazioni pubbliche. Piuttosto si decurti lo stipendio di parlamentari e consiglieri regionali».

Gabriele contesta anche il licenziamento dei dirigenti. «Meglio tenerseli sino al 31 dicembre - sostiene - che spendere soldi per le inevitabili vertenze che ci saranno».
p.mai.

Fonte: ilmattino.it

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