No al Nucleare: Sindaco di Eboli su un possibile insediamento in zona: “Siamo pronti a fare le barricate"
«Faremo le barricate, tutti insieme, a difesa della vita dei nostri figli». Presa di posizione durissima del sindaco di Eboli, Martino Melchionda (nella foto), contro l’ipotesi di iniziative insediamenti nucleari in Campania e nella Piana del Sele.
«Si tratta di un’ipotesi assurda, ai limiti dell’incredibile - è lo sfogo accorato del primo cittadino di Eboli -. Un’ipotesi rispetto alla quale faremo le barricate, a difesa del territorio e della vita dei nostri figli e delle future generazioni. Chiunque abbia intenzione di distruggere la Piana del Sele sappia fin da oggi che le nostre popolazioni non rimarranno con le mani in mano, ma si attrezzeranno per difendere la vita».
Martino Melchionda chiama ad atti di responsabilità tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, a cominciare dai vertici regionali. «Chiedo al presidente della regione, Stefano Caldoro, di smentire immediatamente le voci circa un insediamento nucleare nella Piana del Sele. Le popolazioni e le amministrazioni locali vogliono capire se si tratti di ipotesi o se, al contrario, siano state già assunte decisioni, con l’avallo delle istituzioni amministrative sovracomunali».
In questa battaglia a difesa del territorio e della vita dei cittadini, il sindaco di Eboli chiama a raccolta non solo le popolazioni, ma l’intera classe politica provinciale e regionale. «Invito tutti i consiglieri provinciali ed i parlamentari della provincia di Salerno, a qualsiasi schieramento appartengano, a schierarsi apertamente, a partire dal senatore Franco Cardiello e dal presidente della provincia, Edmondo Cirielli».
Poi Martino Melchionda chiama a raccolta tutte le popolazioni del territorio, attraverso i loro organi rappresentativi. «Occorre andare verso un pronunciamento dei Consigli comunali del territorio, affinché questa parte del Meridione faccia sentire forte la voce delle popolazioni. Si sta giocando una partita pericolosissima sulla pelle dei cittadini, non solo della Piana del Sele.
E’ necessario che l’intera classe politica ed amministrativa si assuma le più piene responsabilità. E’ in gioco il futuro del territorio, la vita stessa dei cittadini che ci hanno delegato il governo delle città. E’ un momento davvero epocale, nel quale la classe politica deve dare il senso della responsabilità e chiarire quali azioni sappia intraprendere a difesa di tutti i cittadini».







