Scafati, spunta la testimone-chiave sulla morte di Rosaria Ferraioli
SALERNO — Spunta una testimone chiave nell’inchiesta sul decesso di Maria Rosaria Ferraioli, la 23enne di Castellammare di Stabia residente ad Angri, e dei due gemelli che la giovane mamma aveva in grembo da otto mesi. La testimone è una donna, con ogni probabilità ricoverata nello stesso reparto della 23enne, che si è rivolta ai carabinieri ritenendo di avere «elementi utili» alla ricostruzione della vicenda. La teste-chiave avrebbe assistito ai momenti chiave prima della morte della donna, avvenuta lunedì scorso all’ospedale Mauro Scarlato di Scafati. I pm Giancarlo Russo ed Elena Guarino mercoledì mattina hanno ascoltato, per diverse ore, Gina Giordano, madre della vittima, sua sorella e il compagno della ragazza, Luigi De Martino. Con loro, il legale di fiducia Luigi Senatore. I familiari hanno ripercorso e rivissuto i momenti che hanno portato la 23enne alla morte. La Procura ha anche conferito l’incarico per l’autopsia a tre consulenti (i medici legali Zotti, Chiumento e il ginecologo De Masellis) che eseguiranno oggi le analisi sul corpo di Maria Rosaria Ferraioli.
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