Decine di auto vandalizzate a Salerno, tutte quelle nelle strisce gialle
A Salerno strisce gialle «killer»: chi parcheggia l'auto la ritrova danneggiata. Specchietti retrovisori fatti a pezzi, parabrezza danneggiati, tergicristalli spezzati, carrozzerie ammaccate.
È la lista dei danni subiti negli ultimi tempi dagli automobilisti che si sono «azzardati» a parcheggiare le auto nelle strisce gialle del parcheggio pubblico che sorge a due passi dal «Grand Hotel Salerno», sul lungomare di Salerno.
A denunciare la vicenda, è l' ultima «vittima» delle strisce, una libera professionista di Agropoli che ogni giorni prende l'auto per raggiungere in tempo il capoluogo salernitano.
«Alcuni giorni fa ho parcheggiato l'auto nelle strisce gialle perchè non c'erano posti liberi a pagamento - spiega T.M., residente della cittadina cilentana - Certo, non avrei dovuto, ma quelle strisce gialle sono senza segnaletica nè orizzontale nè verticale....Quando sono tornata dal lavoro, ho scoperto che l'auto era stata danneggiata: niente specchietti retrovisori, niente tergicristalli posteriori e soprattutto il parabrezza incrinato. Insomma, un danno di oltre un migliaio di euro».
Ma non è finita qui. Dopo l'arrabbiatura, infatti, la donna ha deciso di chiedere notizie ad altri automobilisti presenti nel parcheggio, scoprendo che almeno cinque di loro erano finiti vittime delle «strisce killer», con tanto di specchietti retrovisori, tergicristalli e carrozzerie danneggiati.
«A giorni presenteremo un esposto alla magistratura, perchè vogliamo andare in fondo alla faccenda. - ha proseguito la donna - Vogliamo sapere a chi sono riservate quelle strisce, perchè non c'è alcuna segnaletica, se sono state autorizzate e, soprattutto, se è previsto dal codice della strada che le auto in sosta sulle strisce gialle possono essere danneggiate da misteriosi »bravi« alle dipendenze del don Rodrigo di turno».
La donna ha anche lanciato un appello. «Da quanto mi risulta, gli automobilisti danneggiati sarebbero tantissimi. Lancio un appello affinchè chi ancora non ha trovato il coraggio o il tempo di denunciare la vicenda, si faccia avanti adesso, come faremo noi».







