Pesca illegale al largo di Eboli, sequestrati 60 kg di cannolicchi
Nelle acque antistanti il Comune di Eboli, militari della Capitaneria di Porto di Salerno e della Guardia di Finanza hanno proceduto al sequestro di un’unità da pesca e del suo pescato.
L’imbarcazione, già seguita via terra da una pattuglia mobile con l’ausilio di visore notturno ad infrarossi, è stata raggiunta ed ispezionata mentre ancora era impegnata ad esercitare l’attività di pesca di cannolicchi mediante l’utilizzo di una draga idraulica, ad una distanza di soli 270 metri dalla costa e ad una profondità di appena 3 metri.
La normativa comunitaria vieta l’esercizio di tale attività in prossimità della fascia costiera ed a determinate profondità in ragione anche della tutela predisposta per l’habitat favorevole alla riproduzione della “posidonia marina”, pianta “fanerogama” che svolge un ruolo molto importante, sia perché capace di ostacolare i fenomeni erosivi del litorale costiero, sia perché contribuisce a sviluppare diversi microhabitat colonizzabili da specie diverse e, quindi, a mantenere alta la biodiversità e la riproduttività/sopravvivenza delle specie marine.
Ma non è tutto. La pesca dei cannolicchi può esercitarsi solo previa autorizzazione della competente A.S.L., rilasciata solo a seguito di test analitici e monitoraggio delle acque, al fine di scongiurare l’illegale commercio di un prodotto che, nel caso di specie, by-passando ogni forma di controllo, potrebbe rappresentare un veicolo di diffusione di infezioni per i consumatori.
Anche per questo motivo, è intervenuto sul posto personale specializzato dell’A.S.L. di Salerno, che ha attestato la necessità di procedere alla distruzione dei 60 kg circa di cannolicchi sequestrati.







