Studenti di Nocera mettono in scena un processo simulato alla camorra
Gli studenti dell’Istituto Galizia di Nocera Inferiore portano in tribunale una organizzazione criminale.
Tra i capi d'imputazione, il trasporto e lo sversamento di materiali tossici. Il processo per reato di ecomafia - ovviamente simulato - è stato organizzato nell’ambito delle attività del Villaggio della Legalità di Casal Velino Maria promosso dalla Bimed, la Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo in collaborazione con il MIUR e la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, in partnership con il Comune di Casalvelino, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e i comuni del Cilento.
“E’ stato un modo - ha spiegato la tutor Anna Maria Simeone - per stimolare il senso critico dei ragazzi sulla base di fatti realmente accaduti nell’agro nocerino sarnese negli anni passati, e non, come sono abituati a vedere, di una giustizia fatta in televisione. E’ stata un’esperienza bella ed interessante con la quale gli studenti hanno dimostrato grandi capacità ed impegno. Un’iniziativa che proseguirà anche il prossimo anno e che vedrà, oltre alla presentazione di un documento - denuncia nei confronti degli adulti per la loro scarsa attenzione alla tutela ambientale, gli studenti stessi diventare sentinelle ambientali del proprio territorio”.
Arringa e requisitoria, dunque, come in una vera udienza, hanno caratterizzato il processo simulato degli alunni dell’Istituto Galizia di Nocera Inferiore. Questi i nomi dei ragazzi che si sono cimentati nel processo: Angela Anzelmo, Elvira Barile, Annalaura Benevento, Valentina Calabrese, Valentina Calmino, Rosaria Capaldo, Teresa Cataldi, Annalaura Cesarano, Valentina Chirico, Lucia Cinque, Gerarda Civale, Martina De Matteo, Antonella Dell'Aglio, Carmen Ferrante, Addolorata Giordano, Giusy Giordano, Benedetto Granato, Elisabetta Guarracino, Maria La Femina, Cristiana Longobardi, Gilda Longobardo e Vincenzo Sessa.
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