Fisciano, Unisa - C'è anche l'ateneo di Salerno tra le 20 università italiane bersagliate nelle ultime ore da attacchi hacker vicini al gruppo Anonymous. Dopo le denunce arrivate per alcune persone collegate ad una cellula degli hacker Anonymous, arriva la vendetta da parte di LulzStorm, una nuova costola di Anonymous che ha colpito 20 Univeristà italiane, rubando gli account e pubblicandoli in rete. La notizia è stata diffusa tramite Twitter, dove si trova anche il link al pacchetto contenente gli account e dove si legge "Le università sono l'antipasto. Questo é solo l'inizio. Solidarietà ai nostri fratelli denunciati".
Tra le università colpite, oltre a quella di Salerno, ci sono Bologna, Pavia, Milano (Politecnico e Bocconi), Napoli e molte altre. Il pacchetto circolato in rete ha un peso di 2,7 MB ed al suo interno è diviso in cartelle che contengono dei file di testo con le password delle università, oltre alle cartelle c'è un file con delle note dpve si legge: "Oggi è un grande giorno per tutti noi, e brutto per le università italiane. I loro siti sono pieni di debolezze. Alcuni di loro pensano di essere al sicuro, a tal punto da non proteggere le loro password. E voi, popolo italiano, state dando tutti i dati a idioti come questi? E 'uno scherzo? Cambiate la vostra password, ragazzi. Cambiate il vostro concetto di sicurezza, università. Avremmo potuto trapelare molto di più. Avremmo potuto distruggere il vostro db (database) e la rete. Eravate pronti per questo?".
In riferimento alla notizia, però, l'Università ha diramato una nota in cui invita alla calma: "Non si è compiuta nessuna intrusione nei dati sensibili di docenti, studenti e personale tecnico amministrativo dell'Università degli Studi di Salerno. I dati resi pubblici dagli hacker sono informazioni molto generiche e sono state prese da un sistema periferico contenente solo dati anagrafici relativi a studenti laureati, con carriere immodificabili, gestito localmente. Non sono stati violati i sistemi informativi e i database centrali dell'Ateneo e non sono state sottratte informazioni riservate. In nessun modo è stata compromessa la sicurezza dei dati presenti nelle banche date centrali d’Ateneo".