Isola Verde nega ingresso ai bimbi salesiani di Torre Annunziata
Acquapark vietato ai ragazzi provenienti da Torre Annunziata. E’ accaduto a Pontecagnano, domenica scorsa, quando un gruppo, composto da 65 bambini dell’Oratorio Salesiano dell’istituto Mazzarello si è visti vietare l’ingresso all’acquapark “Isola Verde” di Pontecagnano.
E quella che doveva essere una serena gita si è trasformata invece in un grave caso di discriminazione. Come ogni estate, le suore salesiane, ed un’equipe di animatori, hanno accompagnato i loro bambini, di età tra i 6 e i 13 anni ai parchi acquatici. Il tutto è stato preceduto da una regolare prenotazione e da diverse conversazioni telefoniche avvenute tra la suora organizzatrice dell’escursione ed il gestore del parco. All’arrivo del gruppo, però, la sbarra è rimasta inesorabilmente chiusa e a nulla sono valse le proteste degli accompagnatori dei bambini nei confronti del personale della struttura. Alla fine alla comitiva torrese dopo l’infelice consiglio «Andate più avanti, lì accettano tutti», non è restato altro da fare che allontanarsi e trasferirsi presso l’Aqua Farm dove la giornata dei ragazzi si è poi svolta normalmente e con grande gioia di tutti.
Dopo l’episodio, la pagina Facebook di “Isola Verde” è stata sommersa di messaggi contro i responsabili della struttura e da più parti si chiede che venga fatta giustizia per il grave atto discriminatorio perpetrato ai danni di bambini della nostra città.
Si attende a breve una nota ufficiale dell’amministrazione comunale di Torre Annunziata.
LA REPLICA: FUMO E ANGHERIE (da corriere del mezzogiorno) - «Niente di più lontano dalla realtà, sono io a dovermi indignare, sono anni che gestiamo il parco e non abbiamo mai negato l'ingresso a nessuno». È un fiume in piena, Giovanni Amato, gestore del parco acquatico. «La verità è che proprio il gruppo accompagnato dalle suore in passato aveva creato problemi, in un posto dove tutti hanno sempre rispettato le regole. Durante una delle loro visite passate alcuni ragazzi appartenenti al gruppo, mentre le suore facevano il bagno, fumavano spinelli; qualcuno ha anche messo le mani nelle borse degli altri ospiti. In un'altra occasione, dopo l'invito degli addetti alla sicurezza a darsi una calmata, i ragazzi li hanno minacciati. Quando domenica scorsa (10 luglio, nda) ho saputo dell'arrivo del pullman dell'Oratorio, sono solo sceso all'ingresso a fare le solite raccomandazioni alle organizzatrici, affinchè tenessero a bada i ragazzi, ma subito suor Aurelia ha avviato una disputa sul fatto che i ragazzi venivano discriminati». Nessun distinguo a prescindere dunque? «Sto prendendo in considerazione l'ipotesi di querelare i giornali che hanno riportato la notizia falsa che non abbiamo fatto entrare i ragazzi perchè di Torre Annunziata. È un'affermazione - conclude Amato - che non solo danneggia l'immagine del parco, ma mi offende profondamente».






