SI E’ APERTA LA CACCIA - BOOM DI FERIMENTI E UCCISIONI DI SPECIE PROTETTE IN TUTTA ITALIA
di Paolo Abbate | BlogNon si può tornare a casa con il carniere vuoto ed allora si spara agli uccelli protetti come aquile, sparvieri, gheppi, poiane, e ancora a gru, falchi di palude, albanelle reali.
E’ la triste denuncia della Lipu-BirdLife Italia i cui Centri di recupero fauna selvatica si riempiono di uccelli impallinati da ignoti, che non sopravvivono di solito alle ferite riportate.
I gravi episodi si registrano anche in parchi naturali e riserve regionali dove esiste la sorveglianza di guardaparco. Una gru, ad esempio, è stata ritrovata ieri sera agonizzante a Lido dei Pini (Anzio) dai guardiaparco della Riserva regionale di Tor Caldara, e poi accompagnata al Centro recupero fauna selvatica della LIPU dove è morta due ore dopo il ricovero.
"Come può un uomo civile sparare ad una gru, a un’aquila o a un falco? Quale messaggio educativo rivolgerà questo padre di famiglia a suo figlio, magari al suo fianco mentre faceva precipitare i rari animali morenti a terra? E di fronte a che tipo di persona ci troviamo e come fa un soggetto del genere a portare un'arma liberamente? - si domanda il Presidente della LIPU-Birdlife Italia, Fulvio Mamone Capria - E' veramente incomprensibile tanta violenza. Non ci sono più alibi ed è necessario che tutte le forze in campo reagiscano fortemente a questa barbarie.
La LIPU - conclude - chiederà, di fronte a questa continua ferocia inaudita, di aumentare le pene per i bracconieri e di restringere le maglie per la concessione di licenza di porto d'armi.
Paolo Abbate

Vignetta di Vauro
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