Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

La secca del Mingardo e la Legge di Stabilità del governo

📅 mercoledì 16 novembre 2011 · 📰 AmbienteCilento

secca fiume mingardo sapri
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Il Mingardo, fiume protetto del Parco nazionale, per mancanza di piogge e per i notevoli emungimenti è ancora, alla fine di novembre, in evidente difficoltà. La forte riduzione della portata e alcuni tratti insabbiati determinano il pericolo di estinzione della sua biodiversità.
Sul sito di Wikipedia si legge che “lungo il corso fluviale vivono pesci che prediligono una corrente moderata, quali salmonidi e ciprinidi (principalmente carpe, rovelle e barbi). Alla foce ciprinodontidi (in particolare il ciprinodontide nono), muggini, spigole e anguille.”

Che bei tempi veramente! Me li ricordo anch’io allorquando pescavo nel Mingardo anni fa.
Questa estate il fiume ha sofferto lungo quasi tutto il tratto vallivo una secca che non si registrava da anni, tanto che associazioni ambientaliste e l’Università di Napoli, per bocca del professor Ortolani, invitavano urgentemente rappresentanti delle istituzioni interessate ad attivarsi per garantire la portata minima vitale al corso d’acqua anche nella zona di foce.
“Non era così – si legge ancora in uno studio del prof. Ortolani - durante il periodo non piovoso fino ad alcune decine di anni fa, quando il fiume era alimentato da una grande sorgente chiamata Fistole del Faraone rifornita dalla idrostruttura carbonatica di Serra del Pedale con una portata media di circa 500 litri al secondo ubicata nel comune di Rofrano.
Il corso d’acqua, pertanto, anche d’estate era caratterizzato da una portata di acqua pulita tale da garantire la vita biologica, alimentare gli usi irrigui e garantire anche lo smaltimento di qualche scarico abusivo di acque inquinanti.

Nella seconda metà del secolo scorso la sorgente è stata captata per alimentare di acqua potabile i centri abitati cilentani che durante il periodo estivo si animano di decine di migliaia di turisti”.
Ebbene, Franco Ortolani consiglia , per quest’anno, di rilasciare nel fiume una parte dell’acqua captata alle sorgenti Fistole del Faraone. Poi di realizzare “uno o più laghetti lungo il corso fluviale in modo da accumulare in sicurezza un volume d’acqua, che defluisce in mare nel periodo piovoso, sufficiente a garantire un deflusso idrico anche tra luglio ed agosto.
La realizzazione in sicurezza dei laghetti, adeguatamente ubicati e realizzati che rappresenterebbero delle oasi umide fluviali, potrebbe mettere a disposizione alcune centinaia di migliaia di metri cubi di sabbia e ghiaia utilizzabile per il ripascimento della spiaggia di Cala del Cefalo che è interessata da una progressiva erosione”.

secco fiume mingardo sapri


Gli amministratori devono solo agire, bene e subito, conclude Ortolani, per evitare problemi di vario tipo.
Ma con quali fondi se la Legge di Stabilità che venerdì scorso ha ottenuto il via libera al Senato destina solo lo 0,7% delle risorse della manovra all'ambiente? Risultano a rischio così le aree protette nazionali per le quali dai 7 milioni di euro si passa a 3,5 .
Si rischia pertanto, denuncia il wwf Italia, di portare alla chiusura 10 parchi marini nazionali su 29, mentre 25 parchi nazionali terrestri potranno vivacchiare senza però capacità di intervento, essendo garantiti solo i fondi per il loro funzionamento ordinario.
Così facendo – è sempre il wwf che parla - si perseguano ancora vecchie politiche economiche che non sono capaci di vedere il futuro del Paese, mentre nel contempo si continua a dissipare il patrimonio naturale italiano, che costituisce parte della ricchezza della Nazione.


“La nomina del neosenatore a vita ed ex commissario europeo Mario Monti chiude il ventennio berlusconiano ma rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento di una politica economica votata alla crescita senza freni "che significa solo dare ancora più soldi e risorse a chi vuole continuare a devastare il Paese e il pianeta per comprarsi il cinquantesimo panfilo. E sono praticamente tutti d'accordo".

Difatti per il dissesto idrogeologico, l’abusivismo imperante e “di fronte all'aumento vertiginoso dell'inquinamento e relativi cambiamenti climatici che tipo di provvedimenti seri si stanno prendendo? Nessuno”.
Così si legge, tra l’altro, in un appassionato articolo de Il Cambiamento del 14 novembre firmato Paolo Ermani, con il quale ci troviamo in completa sintonia.

Paolo Abbate

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.