Il baratto, che è la originaria forma di commercio, torna di attualità
di Paolo Abbate | BlogE’ la Confederazione italiana agricoltori (CIA) di Pisa che promuove e riprende il baratto agricolo (prodotti alimentari in cambio di altri prodotti) che si spera presto sarà esteso ad altre località.
Il portale, spiega la Cia, “dovrebbe diventare una sorta di social network dove, tramite il processo di fidelizzazione tra gli utenti stessi, si potrà innescare un meccanismo virtuoso che dovrebbe attivare una grande quantità di scambi giornalieri”.
“Le scorte di alimenti invenduti nelle aziende agricole sono ingenti – spiega ancora la Cia - si tratta di prodotti di grande qualità che non hanno trovato i giusti canali nel mercato, ma che hanno un valore e soprattutto farebbero la felicita' di molti. Magari di quelle persone che, a loro volta, hanno eccedenze di altri beni che potrebbero servire alle famiglie degli agricoltori”.

Siamo in una grave crisi e forse, ma speriamo di no, si potrebbe fare la fine della Grecia, dove una persona su quattro soffre la fame: e allora perché non “barattare prodotti della terra con servizi o con altre produzioni merceologiche?”
“La Confederazione italiana agricoltori ritiene che nella situazione attuale del Paese e a ridosso delle festività natalizie, il baratto agricolo può essere utile a razionalizzare le economie familiari e comportare tangibili benefici a molte persone. Serve un pizzico di attenzione, pochissimo tempo e un minimo di dinamicità. Non è certo la soluzione di tutti i problemi, ma è una cosa utile”.
Foto e articolo firmato A.P., sono tratti da “Il Cambiamento – dal virtuale al reale, del 22, dicembre 2011
Paolo Abbate
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