Sarà presentato alla Camera di Commercio CARA ITALIA TI SCRIVO di Giuseppe Lembo
di Giuseppe Lembo | BlogCara Italia ti scrivo,
è un libro di analisi umana, sociale, culturale ed economica, mai fine a se stessa, ma espressione di un conoscere per prevenire e soprattutto per curare i mali storici del Paese Italia che, per avere un ruolo guida nel mondo, ha bisogno di un nuovo Rinascimento, come patto di forza rinnovata per le coscienze troppo addormentate e troppo ripiegate su se stesse.
Tutto questo, in un alternarsi di luci ed ombre (più ombre che luci), fa parte del nostro Paese; si tratta di situazioni ormai incancrenite che vengono da lontano e che per non finire miseramente, bisogna assolutamente cancellare e subito.
L’ubriacatura dei festeggiamenti dei 150 anni è ormai alle spalle. Ma restano tutti interi i problemi delle incomprensioni italiane, o dello spirito di divisione e di un confuso andare per lidi che, purtroppo, non portano da nessuna parte.
I mali d’Italia, sono gravi e profondi; scrivo dell’Italia perché sono un italiano vero che ama il suo Paese, purtroppo, compromesso soprattutto ma non solo, da una condizione di grave disagio umano da cui deve assolutamente guarire.
Il primo ed il più grave di tutti i mali italiani è il poco amore degli italiani per il proprio Paese; c’è, nel rapporto del popolo italiano con la terra in cui sono nati, una condizione fortemente contaminata da sentimenti diffusi di profonda ipocrisia; ne deriva una situazione sofferta e priva di vitalità d’insieme, necessaria per potersi ritrovare come attivi protagonisti nel fare quotidiano, nel dialogo, nelle scelte importanti, sempre più delegate solo a chi comanda e prende le decisioni nel nome e per conto del popolo sovrano.
L’intero percorso del libro, in un intreccio di vero e proprio romanzo sociale, si snoda in un viaggio che non racconta solo il disagio e le tante sofferenze italiane, ma con attenzione cerca di riflettere e di suggerire soluzioni possibili e condivise, appellandosi al forte protagonismo umano degli italiani veri.
In “Cara Italia ti scrivo”, il raccontare per raccontarsi di Giuseppe Lembo diventa, di volta in volta, un racconto d’insieme, forte del protagonismo della gente che facilmente cade per non riuscire a capire a fondo le negatività umane, ma altrettanto facilmente trova la forza di rialzarsi e di riprendere il cammino interrotto.
Tutto questo ci appartiene come italiani; appartiene alla nostra storia, alla nostra identità di italiani veri ed è parte del nostro incancellabile DNA.
Scrivere un saggio sociale, dove le tante cose dette non sono fini a se stesse, ma cellula vitale del pensiero solidale dei tanti sempre premurosamente attenti al bene comune ed al fare per gli altri, esprime la forza del pensare positivo che da decenni caratterizza la non comune vita di Giuseppe Lembo nel ruolo fortemente attivo di scrittore, di pensatore, di sociologo e di comunicatore.
Giuseppe Lembo scrittore, è un uomo del Sud che dal Sud, dall’estremo Cilento, ha da tempo varcato con il suo pensiero i confini locali, per ritrovarsi nel pensiero universale del mondo globale; tutto di se stesso è rivolto all’uomo che nel Terzo Millennio vive le più complesse contraddizioni della storia, fatta di tante negatività estreme fino alla morte per fame, mentre i ricchi del mondo assolutamente indifferenti sprecano e del rifiuto di ogni possibile forma di umana libertà (prima di tutto la libertà dal bisogno), da parte di tiranni infami che in tante parti del mondo si sentono i padroni della gente che governano per cui possono disporre impunemente della loro stessa vita e della carne umana da usare a proprio piacimento.
È un libro che rappresenta il difficile cammino di un italiano vero nei tanti mali del Paese; si tratta di mali che vengono da lontano e che ci siamo portati anche dentro l’Unità d’Italia, unità che Giuseppe Lembo, con tanta sofferenza nel cuore, definisce dell’italianità disunita ancora oggi, a 150 anni dalla sua nascita.
Ma le sofferenze, il disagio, il rischio di divisioni e di contrapposizioni e chiusure violentemente egoistiche delle parti più forti sulle parti più deboli del Paese, non portano minimamente Lembo alla rassegnazione e tanto meno al comune e diffuso senso del non c’è niente da fare.
Lembo è convinto che, nonostante tutto, anche l’Italia, come il resto del mondo, sarà attivamente presente a ricercare uno spirito d’insieme solidale, per meglio combattere e difendersi dai tanti flagelli che disumanamente aggrediscono l’uomo del nostro tempo ovunque e soprattutto in quelle parti della Terra dove, nella più assoluta indifferenza, ancora si muore per fame, la più disumana piaga di cui soffre l’umanità; una piaga che deve cessare al più presto possibile, per far cessare quell’infame olocausto di morti innocenti di uomini senza colpe, sempre più spesso sacrificati sugli altari degli egoismi umani.
Il 2011 il nostro Paese, in tante manifestazioni ha ricordato i 150 anni dell’Italia Unita.
Anche questo mio libro è stato un attivo contributo in più manifestazioni; contributo di pensiero non ipocritamente celebrativo, ma animato da un profondo sentire umano, per meglio e più fortemente sentirsi italiani.
È stato scritto con questi proponimenti e solo per questo; il messaggio conduttore è che, anche il nostro Paese, oltre alle sfide interne ai problemi urgenti da risolvere per non rendere difficile la vita agli italiani, deve assumere nuove iniziative ed un nuovo protagonismo per affrontare insieme agli altri le tante emergenze umanitarie presenti e soprattutto quelle che ci attendono nel prossimo futuro.
È necessario che ciascuno sappia capire non tanto e solo se stesso, ma anche e soprattutto gli altri, evitando le false giaculatorie di un rivendicazionismo egoistico finalizzato al tutto per sé, al proprio apparire ed al solo possesso delle cose, indifferenti dell’uomo che, vicino o lontano dal proprio mondo, ancora muore per fame; muore per mancanza di quel cibo necessario alla vita, purtroppo lontana dagli interessi di una condivisione etica che dovrebbe essere invece condivisione etica universale.








