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PERCHE’ AUMENTANO SEMPRE PIU’ TRA I GIOVANI GLI SCRITTORI ED I LETTORI DI LIBRI “FANTASY”???


E’ UN DESIDERIO DI UNA REALTA’ DIVERSA MA NELLA SFIDUCIA DI POTERLA MUTARE??

📅 sabato 10 ottobre 2015 · 📰 LibriCilento

10102015 edelmerian riccardo mori
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

EDELMERIAN Il Cantico delle Stelle di Riccardo Mori Stampato per il Gruppo Editoriale L’Espresso

Leggendo questo testo mi è sembrato di recepire l’animo giovanile dell’autore ma non solo, quel mal di vivere che appartiene a tanti altri giovani, i più sensibili, intensi e contrastati da un mondo deludente, travolto da ingiustizie, falsità, precarietà, false apparenze, sino a diventare distruttivo…….diviene quindi sottile denuncia………che si rifugia però poi nel sogno!

La libertà di essere con la propria personalità, le proprie competenze, le proprie inclinazioni, senza forzati adattamenti per sopravvivere in una realtà non sentita condivisibile è irrealizzabile e pur invocata, nell’affermazione della sua validità, contro ogni costrizione, contro ogni percorso prestabilito, una libertà necessaria come l’ossigeno all’animo sensibile eppure continuamente negata, gettando in un anelito disperato.

L’Ambiente Naturale è oltraggiato, violentato con conseguenze spesso catastrofiche.

Il mondo è sempre più privo di valori, delegando tutto solo al bene economico. L’incomunicabilità è drammatica, in una comunicazione virtuale arida e superficiale, in una frenesia che annulla anche il pensiero.

Profonda è però anche la sfiducia di poter operare un cambiamento, assenti dalla politica deludente, resta come unica speranza lo sfogo e la comunicazione Artistica!!

L’Arte, poesia, letteratura, musica, che non può essere catalogata in tempi determinati, evidenzia l’eterno sentire esistenziale.
Come molti hanno ribadito, come Einstein affermava in “Come io vedo il mondo”, tutti coloro che conducono la cosa pubblica, che vogliono comprendere i mali della società e lo stato attuale del suo percorso, devono con attenzione “guardare” nelle opere artistiche nelle varie sue espressioni!

Molti in questo tempo che hanno la sensibilità e le capacità per esprimersi conducono in mondi fantastici recuperando linguaggi e conoscenze antiche!

Anche Mori, giovane ventinovenne, cerca quindi una speranza in altre culture, in altri credi, in una rivincita della Natura oltraggiata e della naturalità dei sentimenti positivi, primo tra essi l’Amore, ritrovando antiche mitologie, l’animismo che vede umanizzate le espressioni naturali, sino a riflettere nei suoi elementi, come la psicanalisi ha a volte affermato, gli stati d’animo profondi. La Natura viene vista come appendice esterna della psiche, distruggendo o dissacrando la quale si finisce per incidere negativamente sulla vita interiore.

Conduce quindi in visioni fantastiche, tra varie ninfe, driadi, elfi, entrando in un filone letterario definito “fantasy” che sempre più affascina i giovani in cerca di recuperare realtà appaganti. “Fantasy” tuttavia, è un termine spesso riduttivo per testi come questo, che non si lasciano andare solo a libere fantasie, ma tessono conoscenze particolari in modo rigoroso.

Tutta la vita è vista come una Crociata da condurre con quella ideologica “spada” che accompagna nel difficile percorso, nel continuo tentativo di non essere travolto dal vento dominante, in difesa di un credo, in difesa di una personalità.

E’ la spada lucente mezzo di difesa dei giusti non di violenza, con la sua doppia lama simbolo di spartizione tra il Bene ed il Male!

“Edelmerian”, la scelta di tale vocabolo composto dall’autore per indicare sinteticamente, afferma, “Il Cantico delle Stelle”, è già esplicativa di un complesso contenuto.

“Cantico” è espressione di linguaggio forte, esaltante, spesso di carattere religioso.

Chi conosce il linguaggio simbolico sa che le stelle rappresentano il contrasto tra le forze spirituali (luce) e quelle materiali (le tenebre), sono anche fari dell’inconscio, di ciò che non si conosce, fari sull’oscuro mistero.

In varie culture sono considerate le anime dei morti che comunicano con i vivi.

Come il mago Eliodoro, nome dall’autore più volte citato, Riccardo Mori siede di notte per “leggere”, recepire, le “luci”, conoscenze, delle stelle e trasmetterle in parole.

Elemento conduttore, presente in vari racconti, è il falò che “illumina” e “riscalda” nel confuso e freddo percorso esistenziale. Quel fuoco che è simbolo di distruzione, ma anche di rigenerazione, proiezione di quel “fuoco” interiore della conoscenza intuitiva, al di là di ogni spiegazione razionale, ma anche simbolo dell’Amore assoluto ed eterno, agognato quale esigenza primaria per appagare ogni dolore e turbolenza interiore.

L’immagine della copertina è scura, un magma turbolento che contrasta, ad un primo impatto, con una ingenua aspettativa dal sottotitolo, mostrando un “oltre”, una turbolenza oscura solo a tratti illuminata per rivelare intime emozioni e convinzioni.
E’ il magma turbolento di molti, troppi giovani di questa attuale società!

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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