QUEL MALEDETTO OLIO DI PALMA
di Paolo Abbate | BlogPotrei passare per empio, inumano, forse eretico se considero l’olio di palma un grave problema essenzialmente ecologico. Ma se è vero, come è vero, che sia dannoso per la salute umana, consumarlo nei vari prodotti alimentari è problema nostro. Se lo consumiamo, sapendolo pericoloso, diventa una nostra libera scelta. Altra cosa è invece distruggere senza scrupoli i grandi alberi della foresta primaria, polmone verde del nostro Pianeta per coltivare piantagioni di palme da cui viene estratto questo grasso vegetale . Le foreste pluviali costituiscono gli l’habitat naturali per la biodiversità , la più vasta che ci sia sulla Terra. Questo, vero e proprio eco crimine, è pertanto un problema per tutti gli esseri viventi , imposto qual’è contro la nostra volontà per gli interessi di singoli privati. Prenderne coscienza e far scoprire al mondo il disastro umano ed ecologico causato dalla deforestazione in Amazzonia, è quindi un dovere dell’umanità.
Quante volte ci deliziamo a vedere cortometraggi, video o semplici foto di animali o piante che popolano la foresta amazzonica e poi rattristarci nel vedere grossi felini, elefanti, gorilla, rinoceronti uccisi da bracconieri o semplicemente da scellerati cacciatori bianchi che pagano cifre da capogiro per provare l’emozione di sparare e uccidere questi animali selvatici, e posare in una foto sorridenti da mostrare agli amici.
Forse non tutti sanno che sono dieci i signori che controllano da soli più del 70 per cento dei piatti del pianeta. Queste multinazionali gestiscono 500 marchi che entrano nelle nostre case quotidianamente. Sono quindi in grado “di condizionare non solo le politiche alimentari dell’Occidente ma anche le politiche sociali dei paesi più poveri".

Consideriamo un istante il problema salute umana - così posso essere perdonato del mio “esagerato ecologismo” - . Ebbene, l’olio di palma (82% di acidi grassi saturi), è una vera bomba per il sistema cardiovascolare e per la salute umana in generale. Tuttavia, secondo un’inchiesta di Report (ora si capisce perché la Gabanelli è stata praticamente licenziata dalla Rai) i tanto richiesti cornetti al miele e alla crema contengono olio di palma . Non solo i cornetti che mangiamo con grande piacere la mattina con il cappuccino, ma anche merendine, biscotti, cracker eccetera contengono olio di palma quasi ovunque.
Da una veloce scappata con macchina fotografica in un grande super mercato del Cilento, è emerso che sono presenti, in bella mostra sugli scaffali, prodotti che contengono olio di palma, non solo della Ferrero ma anche di altre numerose marche di prodotti alimentari di largo consumo.

C’è tuttavia una buona notizia per la salute umana e dell’ambiente. La Coop, la più grande catena di distribuzione italiana, ha infatti completato l'iter di sostituzione di più di 200 prodotti. Niente più olio di palma quindi nei prodotti a marchio Coop.
Marco Pedroni, presidente Coop Italia, dichiara con un certo orgoglio per la scelta intrapresa, non certo senza sacrifici in termini economici: “Un discorso a parte meritano anche i benefici in termini ambientali generati dalla nostra scelta”. Proprio così: chi ama la Natura e la sua biodiversità può contribuire in modo sostanziale leggendo per esempio le etichette dei prodotti che acquista e boicottare queste ditte, e sono tante, e le multinazionali che le controllano, che ancora non rinunciano all’uso dell’olio di palma, interessate solo ai loro privati profitti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA







