Violenza sugli esseri viventi: una strage degli innocenti
di Paolo Abbate | BlogSabato 26 si sono mobilitati i cittadini di tutta Italia per protestare contro la violenza gratuita, fatta per gioco, per crudeltà su animali innocenti come cani e gatti, animali d’affezione da sempre. Angelo, Il cane randagio torturato e barbaramente impiccato “tanto per gioco” da quattro ragazzi di Sangineto, è diventato un fatto nazionale. Raccolta di migliaia di firme , gruppi di animalisti armati di megafoni e striscioni scesi in piazza a Genova, Roma, Firenze, Palermo e in diverse altre città per ricordare il cane Angelo ucciso per divertimento. Ma la manifestazione di Sangineto è stata imponente, per l’invasione di migliaia di cittadini, e non sono mancati momenti di tensione e di rabbia, tanto che il corteo è stato sciolto dalle forze dell’ordine prima che arrivasse davanti al municipio.
Basta, non solo per il cane Angelo, con la strage degli innocenti di ogni genere e specie!
Ormai troppo spesso appaiono su internet casi di cani bastonati, mutilati, impiccati, gatti crocifissi, crimini che sono perseguibili per legge, ma spesso rimasti impuniti. Non intendo parlare del cane nero ucciso a bastonate perché, per alcune credenze di paesi asiatici, considerato incarnazione del diavolo. Molto simili in verità ad alcune superstizioni sui gatti neri, ancora presenti nelle campagne italiane. Voglio parlare della strage degli innocenti a cui ogni giorno si ha notizia nel civile mondo occidentale. Violenza sugli esseri viventi più deboli e indifesi. E non si tratta solo della violenza di genere contro la quale l’ONU ha indetto per il 25 novembre una giornata mondiale di mobilitazione. Si tratta della violenza che l’uomo per proprio egoismo e malvagità riserva agli animali da carne maltrattati o relegati in gabbie anguste, dove è impossibile muoversi per tutta la loro esistenza, fino alla macellazione. Pulcini maschi tritati vivi o bufalotti maschi legati e affogati perché sia gli uni che gli altri inutili alla produzione aziendale. I pulcini maschi non fanno le uova e i bufalotti non producono latte, e certo non per colpa loro.
Il discorso può continuare, se consideriamo i numerosi uccelli protetti, impallinati per divertimento o per sport da cacciatori e bracconieri, oppure, crimine ancora più grave , animali selvatici in pericolo di estinzione come gorilla, orangutan, tigri, scimpanzé, bonobo uccisi o cacciati dalle foreste primarie tropicali, tagliate o incendiate per far posto alle palme da olio, così richiesto e usato perché più a buon mercato per confezionare generi alimentari nell’occidente sprecone e crapulone.

Ho firmato, ma non è l’unica, proprio ieri una petizione contro le esplorazioni petrolifere nel golfo di Taranto dove vivono in libertà balene e delfini con i propri cuccioli, ma che non potranno difendersi dalla nave, armata di cannoni ad aria (gli air gun). Sono in pochi a saperlo, dichiara l’associazione “Marevivo”, ma nel Golfo di Taranto, proprio in quella porzione di mare definita già 30anni fa con decreto presidenziale “baia storica e naturale”, si trovano centinaia di esemplari di delfini e balene, che ogni giorno si possono facilmente incontrare ed osservare. Non si può definire questa una violenza sugli esseri viventi che desiderano solo di vivere secondo la loro natura?
Le proteste da ogni parte d’Italia per Angelo, ucciso barbaramente solo perchè indifeso e innocente, devono diventare una presa di coscienza contro tutte le violenze e prepotenze della specie Homo sapiens su gli altri esseri viventi.
Certo sulla Bibbia è scritto che quando Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, li benedisse e disse loro: siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e dominate sui pesci e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche, eccetera. Però non intendeva certamente che la sua creatura prediletta interpretasse la parola “dominate”, come invito a disporre di tutti gli esseri viventi, e la natura, per soddisfare i propri istinti malvagi, ma perché coltivasse e custodisse tutto quel ben di dio. Tutta colpa del serpente, bestia astuta e tentatrice.







