Il PAESAGGIO è bello e piacevole se non deturpato
di Paolo Abbate | BlogIl 14 marzo si celebra la “Giornata del paesaggio” : si aprono musei, mostre, siti archeologici per sensibilizzare i cittadini sui temi e valori del territorio. Secondo me non basta, anzi è riduttivo credere che i valori identitari del Paese siano solo le opere d’arte mobili ed immobili di cui l’Italia ne è ricchissima.

Si afferma infatti che un paesaggio degradato “riduce i freni inibitori e contribuisce al degrado sociale e alla criminalità”. Insomma il paesaggio incide anche sulle nostre azioni e sulle nostre scelte. Ad esempio la teoria “della finestra rotta”, elaborata in una facoltà di sociologia, spiega molto bene anche la formazione delle molteplici discariche a cielo aperto: l’abbandono di un rifiuto induce infatti un impulso irrazionale in altri ad abbandonare rifiuti nel medesimo luogo.
Un paesaggio bello rappresenta un bisogno per tutti noi, anzi per tutti gli esseri viventi. Ha perfino una grande importanza economica. Infatti il turismo in Italia rappresenta un 30% del prodotto nazionale lordo e non può esserci un incremento di turismo se vengono distrutti i luoghi interessanti e belli da visitare.
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