PENSARE GLOBALMENTE, AGIRE LOCALMENTE
di Paolo Abbate | BlogÈ sicuramente utile per salvaguardare l’ambiente pubblicare dossier dove studiosi specialisti forniscono dati e indicano soluzioni su i vari problemi che degradano l’ambiente: vedi ad esempio il recente dossier del Wwf “Avere cura della natura dei territori” (in inglese, caring for our soil). Dossier da leggere di sicuro attentamente. Ma tali lavori diventano, a mio parere, solo dichiarazioni d’intenti se non seguono da parte dell’associazione ambientalista progetti particolareggiati e iniziative concrete sui numerosi e gravi problemi che si presentano localmente.

Le dune, lo ribadiamo, sono tutelate da leggi nazionali ed europee, da Convenzioni internazionali, in campania dallo Statuto del 2009, che prevede “la tutela degli ecosistemi e della biodiversità; la difesa della vita delle piante”. E chi meglio dei cordoni dunali di Villammare presenta tale esigenza per la sua ricca biodiversità psammofila?
I cordoni dunali di Villammare erano pertanto un necessario e possibile obiettivo da perseguire con azioni di rinaturazione e tutela: ovvero creare soluzioni, da parte per esempio del Wwf, per il problema che gravava da tempo sul territorio.
Senza quell’opportuna protezione prevista dal progetto, attraverso delimitazione e divieti promessi dall’amministrazione, il degrado è ormai sotto gli occhi di tutti. Degrado determinato dai passaggi dei bagnanti sulla duna, dalle auto che si inoltrano dove possono, dai corridoi creati apposta sulla duna attualmente fiorita per accedere più comodamente al mare .
Siamo in piena stagione balneare e la spiaggia è più degli anni passati frequentata da numerosi bagnati.
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