COME RECEPIRE A PROPRIO VANTAGGIO LE DIRETTIVE EUROPEE
di Paolo Abbate | BlogMi voglio riferire alla Direttiva Habitat del 1991 e al D.P.R che l’ha recepita nel 1997: Scalfaro presidente Repubblica, Prodi presidente Consiglio, Flick Guardasigilli. La Direttiva viene emessa dal L’Ue per proteggere la biodiversità attraverso la Rete Natura 2000 che prevede in ogni Stato membro Siti importanti per la presenza di fauna e flora tipiche da tutelare. Si legge al proposito nell’articolo 2 che “Scopo della presente direttiva è contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali…”.
Il punto cruciale però del Decreto sta nell’art. 5 : “Valutazione d’incidenza”, la quale è demandata a chi presenta i progetti di gestione. Qui si sbizzarriscono i vari professionisti, solitamente architetti e ingegneri, esperti in frasi fatte, dichiarazioni d’intenti, insomma artefici che cercano di coniugare le esigenze ecologiche dei siti naturali con l’esigenze economiche, sociali e culturali locali. Ed è noto che le regioni hanno passato ai comuni anche la gestione dei siti di importanza comunitaria, creando così ai politici locali uno strumento potente di scambio di voti.
Ma non è finito l’assalto agli ecosistemi naturali dai quali tutti gli esseri viventi dipendono per vivere. Una pioggia di fondi europei vengono elargiti ai progetti di gestione dei siti suddetti. Quanti scempi inutili e costosi nascono così sul territorio , presto dimenticati proprio perché “utili” solo a chi li ha voluti o progettati. Così una Direttiva europea, nata per tutelare la biodiversità spesso degradata per cause antropiche, si trasforma, in uno Stato membro al quale è diretta, in una legge con la quale politici di ogni tendenza, nazionali e locali, o enti creati per tutelare la biodiversità come i Parchi naturali, si curano spesso e volentieri i propri interessi.


Tale scempio porta le firme del direttore e dell’ufficio tecnico del parco, che appaiono sul cartellone ma adesso stranamente scomparso. Ma la mazzata consiste soprattutto dalla notizia che lo scempio operato dal Parco, è stato messo in concessione per 7 anni e la regione finanzierà il progetto,con 700 mila euro per terminarlo. Infatti è rimasto incompiuto per spese impreviste. L’importo riportato sul tabellone è di 476,338 euro.
Le ultime tre foto risalgono a due anni fa, ma niente è cambiato d’allora.
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