ATTENZIONE ALLE BUFALE SU INTERNET. IL CASO DELLE NUTRIE
di Paolo Abbate | BlogQuante bufale in molti articoli che appaiano su internet, tanto da provocare disinformazione e allarmismi inutili.
Il bello, si fa per dire, è che questo articolo viene ripreso, con la stessa data, da un giornale online come GeenMe cadendo nello stesso errore.
Notizia golosa per la Coldiretti che incolpa, appena un anno dopo, le nutrie dei danni alle colture ma anche dell’ instabilità idrogeologica dei territori in quanto con le loro tane negli argini ne determinano il dissesto. E pertanto la mattanza dei roditori invasivi è necessaria.

Il problema nutrie interessa subito la politica, come avviene nell’aprile 2016 in Emilia Romagna dove la regione“schiera un esercito di poliziotti provinciali, guardie comunali, personale dei parchi, agricoltori e cacciatori (questi ultimi però solo durante la stagione venatoria)”..

Tutelare la biodiversità autoctona è necessario e doveroso, specialmente in un parco naturale. Anche a me è capitato di denunciare la presenza di alberi invasivi di mimosa alloctona sulla duna nel Parco nazionale del Cilento, che stava eliminando le specie vegetali autoctone. Solamente dopo numerosi esposti, ottenni la eradicazione con la circinatura della corteccia del tronco.
L’abbattimento di animali alloctoni invasivi è un po’ la storia infinita dei cinghiali e degli scoiattoli, specie alloctone , che stanno provocando danni ma soprattutto polemiche infinite tra chi li vuole sterminare con qualsiasi mezzo (leggi i cacciatori) e chi propone metodi ecologici come appunto le associazioni animaliste ed ecologiste.
Per la nutria il wwf propone non solo la sterilizzazione o il posizionamento di reti anti nutria, ma prestando, anche e soprattutto, una maggiore attenzione all'inclinazione degli argini troppo spesso totalmente spogli, o al ripristino degli habitat e di una agricoltura di qualità in armonia con la scienza e con i tanti, positivi progetti presentati in incontri pubblici.
Concludendo, Intert è uno strumento indispensabile per chi ha la necessità di informarsi su tutto. Ma attenti alle bufale, diffuse involontariamente o semplicemente da giornalisti poco seri in cerca di scoop.
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