A proposito di Laurito: Riciclare è bene, ridurre è meglio
di Paolo Abbate | BlogLa miglior discarica è quella che non viene aperta.
Quante energie e fatica infatti si potrebbero risparmiare prevenendo la produzione di rifiuti che ci stanno sommergendo?
Al proposito, ci raccontava un ex pescatore, adesso operatore ecologico di Sapri, che buttando le reti per la pesca del merluzzo, veniva su grande quantità di stoviglie di plastica ( che veniva poi rigettata in mare purtroppo) depositate sul fondo marino. Da dove proveniva quel materiale se non dall’uso esagerato e dall’incuria di chi lo usa quotidianamente?
Ormai il mondo è ricoperto dai rifiuti. Occorrerebbe ridurre la popolazione umana , commentava l’ex pescatore.
L’annosa emergenza rifiuti nel Cilento e in special modo nei comuni rivieraschi - località turistiche rinomate - si presenta ogni anno mettendo in apprensione le amministrazioni locali. Sapri, per fare un esempio, viene tappezzato di manifesti ogni anno dove il sindaco prega i cittadini di collaborare ed avere pazienza per la presenza di rifiuti, in quanto la discarica di Battipaglia è al collasso.
Ma il problema è a monte, ovvero nella raccolta differenziata dei rifiuti mal fatta - una percentuale troppo grande di rifiuti indifferenziati finiscono generalmente in discarica – e si producono e si commerciano imballaggi non riciclabili e soprattutto inutili.

La nuova direttiva in materia di gestione rifiuti (98/2008 CE) sottotitolata Verso una società del riciclo pone la prevenzione e il riuso ai primi 2 posti della gerarchia gestionale.
E' infatti evidente che la migliore pratica di gestione dei rifiuti consiste nel non generarli, perché i benefici prodotti dalla riduzione della estrazione di risorse, consumo energetico, emissioni di gas serra e altri impatti ambientali, superano di gran lunga i benefici provenienti dal riciclaggio.
Ecco alcune azioni di riduzione dei rifiuti che Porta la Sporta, Italia Nostra e Adiconsum chiedono ai gruppi della grande distribuzione di realizzare in tempi brevi:
- Ridurre drasticamente il consumo di sacchetti monouso nel reparto ortofrutta
- inserire nell'offerta attuale di spazzolini per denti un modello con testine intercambiabili con ricariche in confezione a parte.
- ridurre il super impacchettamento dei prodotti di gastronomia , eliminando gli inutili vassoietti e la carta con pellicola di plastica.
- mettere a disposizione in tutti i punti vendita un ampio assortimento di prodotti per la detergenza del corpo e della casa acquistabili alla spina o in formati concentrati;
5) ultima azione ma non meno importante riguarda la necessità di fare una regolare comunicazione per valorizzare le politiche ambientali intraprese. Le iniziative a carattere ambientale che richiedono la partecipazione dei consumatori necessitano di essere accompagnate da una comunicazione a lungo termine che ne promuova l'adozione con il supporto di sistemi premianti.
Al proposito di Laurito ( e non solo), la lotta dei cittadini che rifiutano la discarica è sacrosanta, perché vi sono validi motivi per non farla.

Il comitato “Cilento oltre il rifiuto” propone infatti anche di voler intraprendere un percorso parallelo alla protesta, di cambio cioè di rotta e strategia in materia di rifiuti che vada nella direzione delle 4r: riduzione, riciclo, riutilizzo, recupero.
Comunque, allo stato delle cose, se non si riduce drasticamente prima di tutto la produzione di rifiuti le discariche nel Cilento saranno inevitabili anche se siamo in un parco naturale.
E le iniziative per questa drastica riduzione devono, per una possibile riuscita, partire dalle grandi distribuzioni e dalle amministrazioni locali.
E quali amministrazioni si devono attivare se non quelle del parco naturale del Cilento e V.D, Patrimonio dell’Umanità?
Paolo Abbate
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